Disastro ferroviario a Malles Venosta: ma è un’esercitazione
A pochi giorni dal terzo anniversario della strage di Laces, i pompieri simulano l’incendio di un vagone, e gli abitanti fanno da comparse
MALLES VENOSTA. Un vagone va a fuoco, 32 persone sono intrappolate nel treno, si muove la protezione civile, il pensiero corre alla tragedia di quattro anni fa di cui venerdì prossimo ricorre il triste anniversario, ma per fortuna si tratta solo di una simulazione. L’esercitazione che ha coinvolto trecento volontari delle associazioni di protezione civile era stata preannunciata con largo anticipo, al punto che l’ultima corsa ferroviaria verso malles è stata sostituita dal trasferimento dei passeggeri in autobus.
L’allarme è scattato alle 23 di di venerdì e le operazioni si sono concluse tre ore dopo. La simulazione è stata organizzata ad un chilometro di distanza dalla stazione di Malles, sotto la collina di Tarces. Sul posto si sono portati tutti i vigili del fuoco volontari della zona da Glorenza a Resia, della valle di Solda, Croce bianca e soccorso alpino oltre ad una delegazione della Croce rossa svizzera di Monastero intervenuta con propri medici. Battesimo anche per il nuovissimo gruppo d’intervento rapido di Silandro che, sul piazzale della stazione di Malles trasformato in base operativa, ha installato le tende per ospitare il posto medico avanzato e il ricovero per i feriti.
A chi ha vissuto in prima persona il disastro di quattro anni fa è sembrato di tornare indietro nel tempo. Venerdì, come allora, la macchina operativa ha funzionato alla perfezione: rapido e professionale ogni intervento che ha permesso di recuperare e curare i 32 figuranti che per l’occasione si sono trasformati in feriti di varia gravità. Ad operazioni concluse, il responsabile Armin Plagg, ispettore dei vigili del fuoco, ha avuto parole di elogio per tutti i partecipanti.