Discarica sotto sequestro, denunciate tre persone

Trovati rifiuti, centinaia di gomme, motori, slot, frigoriferi e un quad rubato L’area è vicino all’aeroporto: ipotizzata la vendita di merce sul mercato nero


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La Polizia e l’ufficio tutela ambiente della Provincia hanno messo i sigilli ad una vera e propria discarica a cielo aperto a Bolzano Sud, poco distante dalla pizzeria in zona aeroporto. Una zona molto ampia, di alcune centinaia di metri quadrati. C’era veramente di tutto: decine di treni di gomme, materiale informatico, motori, frigoriferi, lavatrici, slot machine, materassi, macchinari edili, ferro, rame, mobili e liquidi di ogni genere. Ma anche un quad rubato ad agosto in via Buozzi. Durante l’ispezione è stato identificato un trentenne del Togo - probabilmente il custode dell’area - intento a bruciare rifiuti senza aver adottato alcuna cautela. Oltre a quest’ultimo sono stati denunciati due cittadini italiani per deposito e gestione di rifiuti senza alcuna autorizzazione.

La polizia stradale e l’ufficio ambiente sono partiti dalla segnalazione di alcuni residenti, che avevano notato da settimane il continuo via-vai di piccoli autocarri strapieni di metallo, ferro, rifiuti ma anche elettrodomestici. Dopo un primo, rapido, controllo è stato possibile constatare che l’area in zona Agruzzo era stata affittata da un bolzanino a un’impresa edile (con sede a Bolzano) e a due artigiani. Lo scopo del controllo era anche quello di verificare se i pezzi dei veicoli smontati fossero destinati o meno al mercato nero. Visti i liquidi rinvenuti nel terreno c’era anche il serio rischio di un incendio o di inquinare l’intera area e pertanto si è deciso di porre subito i sigilli. Ora bisognerà indagare a fondo per cercare di capire se c’era o meno un fiorente mercato nero, che prevedeva la vendita dei pezzi dei veicoli ma anche di elettrodomestici o altra merce. Di sicuro sul piano ambientale i rischi legati alla gestione di un terreno senza rispettare le precauzioni minime, dettate anche dal buon senso, sono enormi. «Considerata la pericolosità del sito - si legge nel comunicato della Questura - essendo assolutamente concreta la possibilità di incendi e di inquinamento del terreno, poiché erano presenti liquidi di vario genere, gli operatori intervenuti hanno proceduto all’immediato sequestro con l’apposizione dei sigilli sull’area che si estende su alcune centinaia di metri quadrati». La polizia stradale e l’ ufficio ambiente stanno verificando «la provenienza dei vari rifiuti depositati, la loro possibile destinazione sul mercato nero e soprattutto le modalità di smaltimento».

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