Disegna armi e attentati  Espulso pusher tunisino 

Il trentacinquenne con precedenti per droga era stato in carcere a Bolzano dove aveva tracciato delle immagini inneggianti alla jihad sulle pareti della cella



BOLZANO. Un tunisino di 35 anni, ritenuto radicalizzato al mondo jihadista, è stato espulso dal territorio italiano, dopo che le informazioni raccolte dalla Digos di Padova avevano evidenziato la sua tendenza al proselitismo. L'uomo, arrestato nel 2013 per droga, era attualmente detenuto nel carcere Due Palazzi di Padova, ma in precedenza era stato ospite anche del carcere di Bolzano.

E proprio nella sua cella bolzanina, durante alcuni controlli, erano stati trovati, tra gli altri, alcuni disegni di una collezione di armi e uno raffigurante la torre Eiffel con un angelo, tipico simbolo jihadista della morte, sulla sommità. Nel corso dell’attività di polizia gli investigatori avevano accertato che lo straniero era coinvolto in un vasto giro di detenzione di sostanze stupefacenti insieme ad altri connazionali sulla piazza di Bolzano dove gestiva uno spaccio al “minuto” di eroina e hashish.

Durante la detenzione, gli sono stati notificati altri provvedimenti a carattere restrittivo della libertà personale in relazione ad ulteriori procedimenti penali pendenti a suo carico riferiti a reati sempre legati allo spaccio ma anche contro la persona e il patrimonio.

Entrato in Italia nel 1999, trasferitosi in provincia di Padova dove lavorava come muratore, lo straniero nel 2003 aveva ottenuto un permesso di soggiorno per lavoro, successivamente convertito in carta di soggiorno a tempo indeterminato e nel 2012 era diventato padre di una bambina, avuta con una compagna tunisina residente nell’hinterland padovano. Data la spiccata predisposizione nel commettere reati di particolare allarme sociale, tanto da essere ritenuto persona socialmente pericolosa, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Padova il 6 ottobre 2016 gli aveva revocato la carta di soggiorno. Accertata da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura l’esatta identità e nazionalità del tunisino, differenti da quelle precedentemente rese, l’Ufficio di Sorveglianza di Padova ne ha disposto l’espulsione a titolo di sanzione alternativa alla detenzione. Ieri mattina lo straniero è stato prelevato dal carcere veneto e dopo l’espletamento di tutti gli adempimenti di legge, è stato accompagnato presso lo scalo aereo di Milano Malpensa, da dove, scortato da poliziotti in borghese, è volato verso Tunisi.















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