Diverse ditte altoatesine pronte al concordato

Numerose le telefonate giunte al tribunale fallimentare in vista della nuova legge Dimostrazione dello stato di sofferenza commerciale che sta coinvolgendo molti


di Mario Bertoldi


BOLZANO. E’ un’estate di forti preccupazioni per decine di imprenditori altoatesini. C’è un nuovo campanello d’allarme che nei giorni scorsi è suonato più volte negli uffici del comparto fallimentare del tribunale di Bolzano. Sono stati diversi, infatti, coloro che hanno chiesto delucidazioni sulla revisione della legge fallimentare prevista dal decreto sviluppo che proprio l’altro giorno il Senato ha definitivamente convertito in legge. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dovrebbe avvenire entro 15 giorni, cioè subito dopo Ferragosto e le nuove disposizioni in materiale fallimentare anche in provincia di Bolzano saranno in vigore un mese dopo, cioè attorno al 20 settembre. E’ una data importante perchè sembra che non siano pochi gli imprenditori altoatesini pronti a far ricorso alle nuove opportunità offerte dalla revisione della legge fallimentare. Questo a dimostrazione diretta che la crisi continua a mordere anche in Alto Adige e continua a provocare grosse difficoltà anche ad aziende medie e piccole che potrebbero essere costrette prossimamente ad issare bandiera bianca. Tra gli imprenditori in forte sofferenza vi sono almeno un paio di albergatori.

Il cosiddetto decreto crescita, ora convertito definitivamente in legge, ha introdotto la facoltà di accedere immediatamente alle protezioni previste dalla legge fallimentare presentando una semplice domanda di concordato preventivo senza la necessità di produrre contestualmente la documentazione finora richiesta. La novità non è di poco conto se si pensa che con una semplice richiesta di concordato preventivo l’imprenditore in difficoltà ha la possibilità di congelare la situazione in attesa di depositare la proposta di concordato per la copertura dei debiti nei confronti di terzi, senza rischiare di vedersi aggredire sotto il profilo patrimoniale proprio dai creditori. La revisione voluta dal governo mira a far emergere in tempi più rapidi rispetto al passato condizioni di sofferenza imprenditoriale destinate a condurre a situazioni economicamente irrecuperabili. In realtà ora con la revisione della legge fallimentare all’imprenditore viene garantito, dietro semplice presentazione di una domanda di concordato, una sorta di ombrello protettivo dalla durata di sessanta giorni entro i quali - sotto il controllo dei magistrati - deve essere depositato il piano di recupero delle situazioni debitorie nei confronti di terzi. Le numerose richieste di chiarimenti sull’applicabilità delle nuove norme, permette di prevedere che non appena la revisione entrerà in vigore saranno diverse le aziende altoatesine, purtroppo, a farne ricorso. (ma.be.)

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