BOLZANO

Divieto di dimora in Alto Adige per l'albanese che aggredì il vigile

Gli uomini della squadra mobile hanno identificato anche altri due componenti della banda  



BOLZANO. Divieto di dimora in provincia di Bolzano per Muhaj Fatmir, 23enne albanese che nella serata del 13 aprile si era reso responsabile, insieme ad altre persone, di minacce e lesioni ai danni di un vigile urbano all’interno di un bar di Oltrisarco.

Le indagini della Squadra Mobile, coordinate da Giuseppe Tricarico, hanno condotto in poco tempo all’emissione da parte del giudice della misura a carico del Fatmir. L’albanese era stato fermato dall’operatore della Municipale dopo essere stato sorpreso alla guida di una autovettura sprovvisto di patente, e successivamente aveva fornito false generalità dandosi poi alla fuga al fine di evitare l'identificazione. Il giorno successivo l’agente della Municipale, riconosciuto l’albanese, lo aveva avvicinato all’interno di un esercizio commerciale per poterlo identificare, proseguendo così nella propria attività di polizia giudiziaria. L’uomo aveva minacciato di morte l’operatore e il suo collega, avvicinandosi a loro con fare arrogante e mostrando i pugni. Quella stessa sera, incontrato il vigile urbano all’interno di un bar di Oltrisarco, l’albanese ha continuato a minacciarlo pesantemente e a spintonarlo, spalleggiato da altre quattro persone.

Il pubblico ufficiale è stato anche colpito con un bicchiere, che gli ha causato lesioni evidenti sul viso e sul collo. 

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno consentito di identificare anche altri due aggressori: un pachistano 23enne e un 22enne, con precedenti di polizia a carico. Il Questore di Bolzano ha emesso per il pakistano, residente in Bolzano, un avviso orale, mentre il terzo aggressore riconosciuto, un albanese residente a San Giacomo di Laives, è stato colpito da avviso orale e da un foglio di via obbligatorio dal Comune di Bolzano per la durata di tre anni.













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