Domani a Laives, la festa della comunità peruviana
LAIVES. Il bianco e il rosso sulla bandiera ci sono. Cambia un poco la latitudine, va bene, ma comunque potrebbe esserci da divertirsi. Domani, domenica, Laives e l’Alto Adige festeggeranno la...
LAIVES. Il bianco e il rosso sulla bandiera ci sono. Cambia un poco la latitudine, va bene, ma comunque potrebbe esserci da divertirsi. Domani, domenica, Laives e l’Alto Adige festeggeranno la giornata nazionale dell’indipendenza peruviana con una colorata iniziativa organizzata dall’associazione latino americana “Incas” nel piazzale delle feste Pfarrheim di via Pietralba, dalle 11.30 fino a sera.
La ricorrenza dell’indipendenza del Paese sudamericano dalla colonia spagnola ottenuta nel 1821 diventa l’occasione per conoscere da vicino questa numerosa comunità del nostro territorio con presidente di “Incas” Pedro Rincon. «In Alto Adige siamo circa 1.100 e per noi si tratta di una data molto importante. Altrettanto fondamentale, però, è non arroccarsi solo all’interno della nostra comunità, ma aprirci a tutta la cittadinanza. Così nasce l’idea di una festa di piazza, per farci conoscere, per sentirci amici. Mi raccomando lo scriva». Domenica a Laives faranno bella mostra di sé le pietanze tipiche, la musica e alcuni balli tradizionali. «Avremo, per esempio, un piatto tipico che si chiama Abado, poi la carne e il riso con erbe aromatiche originarie del nostro Paese che qui troviamo solo in pochissimi negozi specializzati. Per quanto riguarda la musica proporremmo qualcosa di diverso da quello che siete abituati ad associare ai nostri Paesi». Cioè? «Avremo alcune melodie della zona costiera del Perù. La nostra è una nazione molto estesa e dentro di sé presenta notevoli differenze. In genere in Europa siete abituati a vederci secondo la cultura andina, ma in realtà l’area amazzonica e, appunto, costiera offrono spunti nuovi e molto interessanti». Come vi trovate in Alto Adige? «Direi molto bene. La nostra cultura deriva da quella inca e ha una predisposizione piuttosto marcata all’organizzazione e all’essere cittadini diligenti e responsabili. Ci siamo inseriti bene. Poi, chiaramente, abbiamo anche noi le nostre battaglie da portare avanti come quella, vinta, sulla dichiarazione etnica delle operatrici socio sanitarie».
Nostalgia di casa? Come si festeggia in Perù questa festa? «Nostalgia? Un poco. A Lima si tiene la parata istituzionale alla presenza delle più alte cariche dello Stato, poi ogni paese o città organizza le proprie marce. Praticamente tutte le scuole, invece, organizzano manifestazioni culturali di grande richiamo. Da un punto di vista religioso si celebrano funzioni dedicate. La gente segue le cerimonie ufficiali e poi ne approfitta per trovarsi e stare insieme. In famiglia e tra amici”. In famiglia e tra amici sarà anche a Laives: vale la pena andare a conoscerli».©RIPRODUZIONE RISERVATA