Domani la «colletta» in 66 supermercati per aiutare i poveri

Oltre 500 volontari raccoglieranno le donazioni di alimentari. Merlino. «Migliaia di famiglie in difficoltà»


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. «Dare da mangiare non è la finalità ultima della raccolta - per Luca Merlino, vice presidente di Banco Alimentare Trentino Alto Adige la vera questione è semplice - noi incontriamo i bisogni per cercare di incontrare le persone. Dare del cibo senza guardare le persone negli occhi, tanto per scaricarsi la coscienza, sono capaci tutti. Per una persona sola o in difficoltà, la cosa più importante è sentire che ci sono delle persone che capiscono e che condividono con lui quel bisogno. Questo è anche il principio che accomuna le associazioni con cui Banco Alimentare è in contatto».

Colletta Alimentare è un progetto nato nel 1997 grazie alla fondazione Banco Alimentare onlus il cui motto non a caso è “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”: «È il più grande gesto di carità a livello nazionale concentrato in un solo giorno - prosegue Merlino - Banco Alimentare raccoglie con la colletta il 15 % del totale raccolto in un intero anno di lavoro. In Alto Adige le cifre sono in continua crescita, ma soprattutto a crescere è la consapevolezza che donare è un gesto che arricchisce prima di tutto a chi lo fa».

Cinquecento i volontari coinvolti in Alto Adige 18 mila persone indigenti aiutate nelle due province dalle oltre 1100 tonnellate di cibo raccolte di cui 257 tonnellate solo nel giorno della colletta alimentare.

I prodotti che si raccoglieranno nei 66 punti vendita sono preferibilmente quelli a lunga conservazione, olio, tonno, pasta, riso, alimenti per l’infanzia, carne in scatola e che alla fine della giornata convergeranno alla Fercam, che ha generosamente messo a disposizione spazi e mezzi per la logistica, prima di arrivare al magazzino centrale all’interporto di Trento dove poi, le varie associazioni potranno approvvigionarsi nel corso di tutto l’anno per la distribuzione sul territorio. Tante le associazioni, 56 parrocchie, 14 centri di aiuto alla vita, 16 strutture residenziali, 41 società do San Vincenzo de Paoli, Banchi di solidarietà, Croce Rossa italiana. Tante le storie di solidarietà della giornata, come racconta Antonino Deola del direttivo di Banco Alimentare Trentino Alto Adige: «Una responsabile della raccolta di Brunico che prima di recarsi al punto vendita a lei assegnato si ferma a fare l’elemosina a un mendicante, lo stesso che incontra al supermercato qualche ora dopo e si svuota letteralmente le tasche per donare quello che ha raccolto “perché - dice l’uomo - c’è chi ha più bisogno di me”, o quei ragazzi di un carcere minorile, coinvolti nella raccolta che prima di rientrare la sera in prigione dopo una giornata della collettadicono a se stessi “Anche io posso fare del bene”». Insomma la colletta ci avvicina al prossimo, ma soprattutto a noi stessi.

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