Dopo cinque giorni la frana di Badia sembra dare tregua

Il movimento della massa è notevolmente rallentato. Molte le iniziative di solidarietà alla popolazione colpita


di Aldo De Pellegrin


BADIA. A oltre cinque giorni dal catastrofico distacco della frana che a Badia ha smosso circa 40 ettari di terreno coinvolgendo le viles di Anvì, Sottrù, Larcenëi e Martara fino alle rive del Gadera a Sompunt, la comunque sempre minacciosa situazione generale si va però parzialmente e lentamente depotenziando. La massa franosa, una inarrestabile “colata” come è stata definita dagli stessi geologi, massa che peraltro ha raggiunto e invaso il letto del Gadera, ha ormai fortunatamente considerevolmente rallentato la sua corsa, che dal pomeriggio di lunedì è valutata in circa dieci centimetri al giorno. Questo è anche indice di una forza distruttrice che si sta via via esaurendo e che, al tenmpo stesso, concede più tempo e maggior efficacia agli interventi dei soccorritori, circa 180 persone in tutto, di cui un’ottantina costantemente all’opera, giorno e notte, fin dal tardo pomeriggio di giovedì scorso.

Il sindaco di Badia, Iaco Frenademetz, il primo danneggiato, con la sua famiglia, dalla potenza devastatrice dell’imponente smottamento, ha convocato lunedì un’assemblea civica della popolazione di Badia, per tracciare assieme ad essa e ai responsabili della Protezione civile altoatesina il punto di una situazione comunque ancora drammatica, e per informare sugli interventi della prima emergenza e su ciò che è già programmato per l’immediato futuro, in primis la nuova accessibilità per Oies e le altre località che la frana ha isolato. Tutte le famiglie evacuate, per le quali l’emergenza continua e continuerà ancora per tempi che non è possibile definire, hanno comunque già tutte a disposizione un alloggio in cui ritrovare la propria privacy e ripartire per un ritorno alla normalità che sarà certo duro, ma che è anche l’unica strada da percorrere per affrontare l’immediato futuro. Questo appello, questo invito e questa iniezione di fiducia è stata ribadita anche nel corso dell’assemblea civica, favorita da una solidarietà che si va esprimendo in mille modi diversi ma tutti estremamente toccanti. Dal lavoro indefesso dei pompieri volontari di tutta la Val Badia e non solo di essa, ringraziati pubblicamente da un grande applauso di tutta la popolazione in assemblea, alle abitazioni messe subito a disposizione di chi non ne possedeva altre di proprie, sia dai privati che dalla Cassa Rurale e dalla parrocchia, fino al gesto del campione di sci austriaco Marcel Hirscher che, secondo domenica nel gigante di Coppa sulla Gran Risa, nella festa dello sport che si è svolta a poche centinaia di metri di distanza dalla tragedia, ha devoluto il suo premio in denaro, 18 mila euro, alle vittime del disastro.

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