«Dopo il sisma ricostruzione delicata»

L'ambasciata tedesca ha affidato alla Mitterer la progettazione di alcuni edifici di Onna (Abruzzo)



BOLZANO. Nonostante il dolore bisognerà trovare la forza di andare avanti anche nelle zone straziate dal terremoto che ha raso al suolo intere frazioni dei paesi di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Chi conosce molto bene questo cammino è Wittfrida Mitterer, l'anima del Curatorio dei beni tecnici e culturali dell'Alto Adige e titolare di una cattedra di architettura all'università di Innsbruck. A lei l'ambasciata tedesca ha affidato la progettazione per la ricostruzione di alcuni edifici di Onna, il paese spazzato via dal sisma in Abruzzo nel 2009: 41 morti su 288 abitanti e solo il 10% del patrimonio edilizio rimasto in piedi. «Un impegno importante e coinvolgente. Una grande responsabilità che mi porta spessissimo in Abruzzo». Vicino ai cantieri si è ricavata un piccolo prefabbricato che utilizza come ufficio e, se capita, alloggio per dormire la notte con un materasso della protezione civile. «Siamo riusciti a stringere un rapporto splendido con gli abitanti. Onestamente la ricostruzione non è veloce: i residenti si sono organizzati in consorzi edili per cercare di ripartire». In pochi mesi, però, il governo tedesco e Mitterer con concretezza teutonica avevano già portato a termine diversi interventi. «Abbiamo costruito Casa Onna, un centro di aggregazione per cui abbiamo speso 1,3 milioni di euro. L'ex asilo sta diventando un centro della memoria che ospita anche un caffè e una biblioteca in forma di caffè letterario con una spesa di altri 1,3 milioni di euro e poi ci stiamo attivando per risanare l'antico forno dove andava tutto il paese. La Germania, poi, per 3,5 milioni di euro si è assunta per intero il costo della ricostruzione della chiesa principale. La sfida, però, è disegnare le nuove opere rispettando il disegno originario come ci chiedono». (a.c.)

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