Doppio passaporto, Vienna smentita
La Farnesina nega consultazioni in corso con il governo austriaco: «Sarebbero inappropriate»
BOLZANO. Il ministero degli Esteri torna a prendere posizione sul tema del doppio passaporto per sudtirolesi e ladini e lo fa ancora una volta con toni duri. Ieri sera è stata diffusa una agenzia che riferisce le reazioni della Farnesina rispetto alla audizione dell’ambasciatore austriaco in Italia Renè Pollitzer davanti alla commissione Affari esteri della Camera. Pollitzer mercoledì aveva fatto il punto sui tempi del disegno di legge sulla doppia cittadinanza, annunciando che la seduta del 7 settembre del gruppo di tecnici non segnerà la conclusione dei lavori. L’ambasciatore aveva anche confermato la volontà del governo Kurz di procedere «in stretto dialogo e concertazione con Italia e Bolzano. Lo stiamo facendo a livello diplomatico e politico». E’ su questo punto che arriverebbe una secca presa di distanza dal ministero di Enzo Moavero Milanesi.
L'Italia ritiene l'iniziativa sui doppi passaporti «inopportuna e in frizione con il dovere di leale collaborazione a cui devono attenersi gli Stati membri dell'Ue»: è quanto precisano fonti della Farnesina interpellate dopo l’audizione . «Prendendo atto della volontà di Vienna di evitare azioni unilaterali», si conferma «che non vi sono consultazioni con Vienna sulla questione, che sarebbero peraltro inappropriate», precisano le stesse fonti. Insomma, chiusura netta. Contro il progetto di doppio passaporto hanno preso posizione in commissione i deputati di Pd, Fratelli d’Italia e Forza Italia. La deputata del Movimento 5 Stelle ha chiesto chiarimenti, mentre prosegue il silenzio dei vertici nazionali della Lega su questo tema. Il commissario altoatesino Massimo Bessone si è dichiarato contrario («avremmo cittadini di serie A e serie B»). In commissione il deputato leghista Paolo Formentini si è limitato a dichiararsi d’accordo con la politica sull’immigrazione del cancelliere Sebastian Kurz .