Doppio passaporto, Vienna tira dritto 

Pronta la bozza per concedere la cittadinanza austriaca ai sudtirolesi tedeschi e ladini. Il ministro Moavero: «Non se ne parla»



BOLZANO. È pronta la bozza per il doppio passaporto con il parere della commissione di esperti in merito alla concessione della cittadinanza austriaca ai sudtirolesi. La notizia - apparsa ieri sulla Tiroler Tageszeitung e che arriva nel pieno della campagna elettorale per le elezioni di provinciali di ottobre - ha provocato una serie di reazioni e la presa di posizione del ministro degli esteri Enzo Moavero, nonostante la smentita della Fpö, che però conferma la presentazione del disegno di legge entro l’anno.

La bozza. Vediamo dunque cosa prevede la bozza del documento, precisando innanzitutto che per concedere la cittadinanza austriaca ai cittadini sudtirolesi, Vienna dovrà modificare quattro leggi. Per rendere il tutto anche economicamente accessibile il costo - sempre secondo la Tiroler - per far richiesta sarà abbassato a 660 euro. Potranno fare domanda gli altoatesini che si sono dichiarati di lingua tedesca oppure ladina; a cittadini di italiana viene invece negata tale possibilità. La doppia cittadinanza consentirà ai sudtirolesi di lingua tedesca e ladina di votare per il parlamento austriaco; il servizio civile e le prestazioni sociali scatteranno invece solo se il neo cittadino ha la residenza in Austria.

La bozza - si dice - sarà la base delle trattative con Roma per trovare un'intesa. Pare però improbabile un avvio delle trattative prima delle elezioni provinciali, il 21 ottobre. Per il deputato Fpö Werner Neubauer, - interpellato dall' agenzia di stampa austriaca Apa - è da considerare realistica l'approvazione del disegno di legge entro l'anno. «Siamo a buon punto, preferiamo però la precisione alla fretta - ha aggiunto - dicendosi fiducioso che tutto sarà risolto in pace con Roma».

Il ministro Moavero. Ma l’accelerata sul doppio passaporto e le ottimistiche previsioni sull’approvazione del disegno di legge non sono piaciute al ministro degli Esteri Moavero, intervenuto a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio sulla delicata questione: «Che in una realtà come l'Ue si stia a discutere tra Paesi vicini di doppie cittadinanze da conferire a cittadini di un altro Paese è veramente un fatto curioso. Comunque - ha aggiunto - abbiamo avuto interlocuzioni come Farnesina con l'ambasciatore austriaco e, con l'ambasciata di Vienna, con il governo austriaco, per far presente come oggettivamente ci sembra l'ultima delle questioni che varrebbe la pena di aprire».

Iter lungo. Per smorzare le polemiche, ieri, è intervenuto Peter Guschelbauer, portavoce del ministro degli esteri, che ha precisato: «La commissione di esperti che si riunisce oggi (ieri, ndr) a Vienna, non presenterà il disegno di legge sul doppio passaporto per i sudtirolesi. La commissione è composta da tecnici del ministero degli interni e degli esteri che elaboreranno un parere. Seguiranno contatti con la giunta provinciale a Bolzano e con il governo a Roma. Non esiste per il momento un calendario. Sarà un processo piuttosto lungo». Rassicurazioni sono arrivate anche dal portavoce del governo austriaco Peter Launsky-Tieffenthal. «Non esiste alcun disegno di legge. Appena ci sarà un risultato concordato degli esperti, saranno intrapresi i prossimi passi per la stesura del disegno di legge, in stretta collaborazione con il governo italiano a Roma e d'intesa con Bolzano».

Anche il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher cerca di gettare acqua sul fuoco: «Il parere della commissione di esperti di Vienna è solo una base di discussione: non è un documento governativo. Il cancelliere Kurz è sempre stato chiaro nel ribadire di voler agire in stretto e permanente contatto con Roma e Bolzano. I tempi sono comunque lunghi».













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