Doppio primario di Ematologiaa Bolzano e Merano, medici contrari

La Giunta provinciale ha deliberato l’istituzione del Day Hospital al «Tappeiner» di Merano, con competenza anche sul settore onco-ematologico. Durissime le reazioni dell’Ordine dei medici (nella foto il presidente Comberlato) e dei sindacati



BOLZANO. Il riordino clinico non è ancora nero su bianco, ma la Giunta provinciale non ha voluto aspettare: lunedì ha deliberato l’istituzione del Day Hospital al «Tappeiner» di Merano, con competenza anche sul settore onco-ematologico. La delibera specifica che si tratta di una «struttura complessa»: struttura complessa significa in soldoni che ci sarà - come sospettava il fronte dei contrari - anche un primariato. Durissime le reazioni dell’Ordine dei medici e dei sindacati.
Insomma, il governo provinciale è andato avanti senza ascoltare le osservazioni formulate nei mesi scorsi dall’Ordine dei medici, dal sindacato Anaao e dai sindacati confederali, tutti concordi nel ritenere la struttura così pensata non solo inutile (e nel caso di onco-ematologia un doppione di quanto già offerto dal San Maurizio) ma addirittura contraria ai principi che dovrebbero ispirare il riordino clinico della sanità altoatesina: la razionalizzazione.
Claudio Volanti, segretario del sindacato dei medici Anaao, è durissimo e parla di delibera «ad personam». «Quello che è accaduto non ci lascia fiduciosi sul prosieguo del confronto - prosegue Volanti - è una decisione sbagliata innanzitutto nel metodo, visto che è stata calata dall’alto prima ancora di definire il riordino. Fare queste operazioni in un periodo di tagli è quantomeno fuori contesto». Ma Volanti critica anche il merito: «Adesso ci dimostrino, numeri alla mano, la necessità di questa struttura», è la conclusione del segretario dell’Anaao.
L’Ordine dei medici aveva votato all’unanimità (su 17 membri del consiglio 4 sono proprio di Merano) un documento con il quale si criticava la possibilità di istituire una «struttura complessa» a Merano che si occupi, tra l’altro, di onco-ematologia. Michele Comberlato, presidente dell’Ordine dei medici, ribadisce quanto affermato più volte sul tema: «Non si capisce per quale motivo si debba creare un doppione di quanto già viene fatto a Bolzano - attacca Comberlato - al San Maurizio esiste una struttura pensata per soddisfare un bacino d’utenza di un milione di persone, con strumenti all’avanguardia. Qualcuno mi deve spiegare - prosegue ancora il presidente dei medici - che vantaggio c’è ad avere una seconda struttura ad trenta chilometri di distanza dal capoluogo». «Tutto questo - chiude Comberlato - è contrario alla logica dei centri di competenza».
Giulio Donazzan, presidente del sindacato dei primari Anpo, legge così la vicenda: «Verrà soppresso il primariato del centro trasfusionale di Merano e ne verrà creato uno per il Day Hospital - afferma Donazzan - Il primario di Merano (Manfred Mitterer ndr) potrebbe però venire a Bolzano, visto che il responsabile del centro trasfusionale del capoluogo andrà in pensione in autunno». «Purtroppo - prosegue - la politica impone il suo gioco, che non è quello tecnico. E i vertici dell’Azienda lo assecondano». Critico anche Antonello Bernardi, vice segretario provinciale dell’Anaao: «Scelta difficile da comprendere: a Bolzano si taglia, ci sono reparti con primariati vacanti da anni, mentre a Merano si creano i doppioni. A questo punto, aspettiamo il testo della riforma clinica, visto che le linee guida sono già state definite».

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