Druso Ovest, gli alloggi dopo la paura

Legacoop ha consegnato ieri 23 appartamenti: «Abbiamo avuto timore di non farcela dopo il fallimento di Cle»


di Alan Conti


BOLZANO. C’è stato un momento, lo scorso anno, dove le 23 famiglie della cooperativa edilizia La Cicogna avrebbero messo la firma per ottenere il proprio alloggio a Druso Ovest alla fine di giugno del 2017. Il fallimento dell’impresa Cle, tra gennaio ed agosto 2016, aveva portato con sè l’onda lunga dello sconforto. Cantiere fermo e futuro appeso a moltissimi punti di domanda. Poi la cordata di imprenditori che ha fondato la Cle Group ha rilevato i lavori e ha mandato l’ingegnere Mario Obrelli a guardare negli occhi le famiglie rappresentate dal presidente della cooperativa Marco Cacciani. «Ho promesso loro che questa casa l’avrei completata e l’avrei consegnata nei tempi previsti. Oggi sono orgoglioso ed emozionato di avercela fatta» le sue parole nel garage dove Legacoop ha iniziato la distribuzione delle chiavi. Il lavoro di raccordo e di paziente tela diplomatica, è stata portata avanti dalla lega delle cooperative con in testa il presidente Heini Grandi e il direttore Stefano Ruele. «Non è stato facile e ci sono stati momenti difficili. Alla fine siamo riusciti a consegnare gli appartamenti con soli sei mesi di ritardo. Certo, si è trattato di un disagio importante che ha fatto perdere alcuni soldi alle famiglie, lo sappiamo. Sappiamo anche, tuttavia, che questa vicenda rischiava di avere un finale molto meno lieto». La struttura ancora non ha l’abitabilità (dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, ieri sono stati effettuati i sopralluoghi) e gli inquilini hanno firmato una liberatoria. Intanto, però, possono essere montati i mobili. L’edificio in viale Druso, affacciato sul Bivio Merano-Mendola, è un solido compatto aperto sui lati di miglior orientamento con terrazze molto grandi. Si tratta di 7.700 metri cubi suddivisi su 8 livelli. È collocato ai vertici della categoria “Casaclima A” e ha un indice termico pari a 11 kwh/metro quadro. I 23 appartamenti hanno una metratura tra i 70 e i 95 metri quadri con zone living molto ampie e stanze più piccole. Ogni alloggio è dotato di un modulo di produzione, regolazione e contabilizzazione dell’acqua calda sanitaria. Dallo stesso si può accedere alla gestione dell’impianto radiante a pavimento: in ogni unità abitativa, infatti, è presente un terminale touch screen dove è possibile impostare orari di funzionamento e temperatura di ogni ambiente.

Ora manca solo la realizzazione dell’ultimo lotto mancante relativo al grande giardino in comune. Un’area verde che si estenderà anche sopra il supermercato Eurospar. I lavori sono già appaltati e l’inaugurazione è attesa entro la fine del 2017. I progetti e la direzione dei lavori di tutto l’edificio è stata affidata allo studio Promatek di Bolzano. «Il segreto di questa reazione - conclude Ruele - è stata la scelta di dare continuità al cantiere che aveva iniziato i lavori. Il merito è tutto di Cle Group».

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DELLA CONSEGNA CHIAVI

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