Duce, Spagnolli a Durnwalder «Non solo oscurare»

Dopo il consiglio comunale che ha spaccato la maggioranza, il sindaco Luigi Spagnolli chiede al presidente Luis Durnwalder di riaprire la discussione sul bassorilievo di Piffrader



BOLZANO. Duce a cavallo. Dopo il consiglio comunale che ha spaccato la maggioranza, il sindaco Luigi Spagnolli chiede al presidente Luis Durnwalder di riaprire la discussione sul bassorilievo di Piffrader. Non ci sia solo la copertura oscurante. Intanto il clima in giunta e maggioranza resta pessimo. Così Spagnolli: «Traduciamo in qualcosa di positivo le critiche. Voglio chiedere a Durnwalder di andare oltre a quanto deciso in giunta provinciale. Non ci sia solo il non voler fare vedere, ma usare quella copertura come uno schermo su cui raccontare qualcosa. Non credo che il Duce a cavallo potrà essere coperto da una lastra di vetro. Sarebbe troppo pesante per il palazzo, credo che la Provincia abbia già ricevuto questa indicazione. Dovrà essere utilizzato un altro materiale. Nella scelta si potrebbe prevedere la possibilità di utilizzare quello "schermo" come una base per proiettare immagini e parole».

Spagnolli di suo aveva sposato la frase di Hannah Arendt tra i finalisti del concorso di idee. Ha incassato male la serata di giovedì. Attendeva la discussione, chiesta dai Verdi. Avrebbe spiegato perché lunedì si è allineato alla giunta provinciale nella decisione di coprire il Piffrader, invece di recepire i risultati del concorso di idee. Parte della maggioranza ha però votato contro la discussione o si è astenuta. Dato per scontato il voto contrario della Svp, Spagnolli, che ha votato a favore, ha dovuto fare i conti con il suo Pd, che ha votato no o si è astenuto (eccezione, il sì di Ubaldo Bacchiega). «Sì, sono rimasto sorpreso», ammette. «Non è finita qui», anticipa l'assessore Patrizia Trincanato (Verdi): «In giunta chiederò di discutere di quanto è accaduto in Consiglio e il via libera dato alla Provincia sulla copertura».

Sullo stesso fronte Guido Margheri (Sel), che ha chiesto ieri la convocazione di una seduta di maggioranza e ribadisce le accuse sventagliate ad alcuni consiglieri del Pd: «Non ci prendano in giro. La verità è che volevano salvare non tanto il sindaco, ma gli assessori provinciali del Pd Tommasini e Bizzo, co-partecipi della decisione in giunta». Indignata Brigitte Foppa (Verdi): «Abbiamo dibattuto per un'ora delle colonnine per gonfiare le biciclette, ma colleghi della maggioranza non hanno voluto discutere del Piffrader. Non volersi esprimere equivale a mettere su noi stessi una lastra di vetro. Grave il comportamento dei consiglieri del Pd, Udc e Prc che hanno affossato la discussione».

Andrea Felis (Pd) ribatte: «Non avrei accettato un altro dibattito di pancia su un tema così delicato». Sandro Repetto (Udc) si è astenuto, ma rilancia: «Era solo un dibattito, non avremmo votato nulla. Presenterò invece una mozione in cui chiedo di rispettare anche in piazza Tribunale il percorso della memoria». D'accordo Felis: «Invece di litigare preoccupiamoci che non si sta parlando di storicizzare il Piffrader». Capita l'aria che tirava, già giovedì Margheri ha depositato una mozione che impegna la giunta sul percorso della memoria per tutti i monumenti fascisti. (fr.g.)

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