Due altoatesini arrestati in Thailandia

In manette per vilipendio della bandiera: rischiano 2 anni. Loro si scusano: «Da noi il tricolore non è così importante»


di Alan Conti


BOLZANO. «Nel nostro Paese la bandiera non è così importante». Si sono giustificati così, a capo chino e con le mani giunte, Ian Gerstgrasser e Tobias Gamper di 20 e 18 anni. Di fronte, serissimi, avevano i poliziotti thailandesi che pochi minuti prima li avevano arrestati per vilipendio alla bandiera nazionale. In Thailandia i simboli nazionali hanno un valore che è anche spirituale. Quasi religioso. Il Paese, oltre tutto, è in lutto nazionale per la perdita del re che governava dal 1946. Per questo nella notte tra venerdì e sabato i due ragazzi altoatesini di Naturno si sono trovati le manette ai polsi. Sono le 3.30, infatti, quando Gerstgrasser e Gamper escono dal locale Number One di Krabi nel sud della Thailandia tra lo Stretto di Malacca e il Golfo del Siam. È una delle mete turistiche thailandesi più frequentate negli ultimi anni. Pochi minuti prima avevano avuto uno screzio con i titolari del locale. «Un posto orribile - scrive sul web Gerstgasser -, dove abbiamo pagato tantissimo per entrare trovando un pessimo servizio. Siamo stati buttati fuori a calci perché il mio amico ballava con una ragazza. Abbiamo chiamato la polizia e loro cosa hanno fatto? Hanno arrestato noi!». Quello che Gerstgrasser omette di scrivere è che poco prima, in un momento di rabbia, con Gamper avevano strappato e gettato a terra quattro bandiere della Thailandia issate su una corda davanti ai negozi del centro commerciale di Soi Maharaj 4, distretto di Pak Nam (i due soggiornavano vicino, a Soi Maharaj 2). Ad incastrarli sono due video forniti dalla polizia dagli esercenti tra cui, forse, proprio il titolare del locale con cui avevano litigato. Nel filmato girato alle 3.30 di sabato mattina si vede Gerstgrasser che tira una delle bandiere con la mano destra staccandola dal filo. Gamper, poco dopo, completa l’opera strappando tutti e quattro i vessilli. Non pago, li getta poi a terra con disprezzo, ribaltando anche due fioriere lungo il cammino. Il tutto viene ripreso addirittura da due angolazioni. Gli altoatesini, una volta arrestati, sono stati trasferiti in carcere e portati dal capo investigatore di Muang Krabi Khunsawai Khunno. Davanti al fatto compiuto hanno ammesso le proprie colpe riconoscendosi nelle immagini. I poliziotti li hanno fotografati e poi hanno chiesto ai ragazzi di scusarsi in un video postato poi sui social network dall’aagente Pradit Rodkerd. «Eravamo troppo ubriachi - spiega Gerstgrasser in inglese - e non ci siamo resi conto. Noi amiamo e rispettiamo la cultura thailandese e la bandiera che ne rappresenta i valori. Ci scusiamo». Subito dopo i due hanno offerto un rapido inchino alle autorità. La situazione, però, è pesante perchè oltre ad una multa rischiano fino a due anni di carcere.

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DELLA POLIZIA THAILANDESE

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