«Due scuole musicali, mettiamole insieme sotto lo stesso tetto»

È la proposta di Dario Stablum in vista del nuovo edificio «In questo modo si libera il Don Bosco per altre attività»


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Il progetto vincitore della gara per la realizzazione della scuola musicale di lingua tedesca in zona Priel è stato appena presentato, ma a pochi mesi dal suo ritiro dalla politica attiva il leader di Insieme, Dario Stablum, non rinuncia a scendere nuovamente in campo per proporre l'unificazione dei due istituti musicali, italiano e tedesco, proprio nella struttura che verrà realizzata nella zona nord della città. Una proposta già lanciata nell'agosto 2012, poco prima dell'apertura della scuola musicale italiana Vivaldi nel nuovo edificio del Don Bosco, che Stablum ritiene oggi attuabile proprio in nome di una convivenza di cui si parla sempre, senza però fare mai nulla di concreto per sostenere il dialogo e la vicinanza tra i gruppi linguistici. «La scuola musicale italiana Vivaldi è stata realizzata all'interno del Don Bosco perché era l'unico modo per ottenere i fondi per ristrutturare l'intera struttura accedendo ai fondi provinciali scolastici – spiega Stablum – A suo tempo qualcuno propose di realizzare un'unica scuola musicale per italiani e tedeschi al Don Bosco, ma la cosa era improponibile perché avrebbe significato cancellare per sempre l'oratorio, l'unica struttura per il gruppo italiano, e quindi ci opponemmo. Già allora, comunque, proposi che in futuro la zona Priel avrebbe potuto accogliere una struttura per le due scuole musicali e quindi oggi, dopo la presentazione del progetto vincitore, torno a chiedere un'unificazione delle due strutture musicali a Priel. Ne ho parlato all'ultimo consiglio, ma fin quando mi si risponde che la scuola Vivaldi è stata voluta al Don Bosco ignorando volutamente che era l'unico modo per ristrutturare l'intero edificio, allora non c'è dialogo». Secondo Stablum, i tempi oggi sono maturi e ci sarebbero tutte le condizioni per realizzare un'unica scuola musicale a Priel.

«La cosa sarebbe economicamente percorribile, visto che la struttura prevista ha dimensioni tali da accogliere 1.400 alunni di lingua tedesca e potrebbe benissimo ospitarne altri 150 italiani – continua Stablum – Ci sarebbero risparmi nella gestione della struttura, e i locali del Don Bosco oggi occupati dalla scuola musicale Vivaldi potrebbero essere trasformati in una struttura aperta a tutti i gruppi linguistici e diventare quindi un vero laboratorio di convivenza. Insomma, penso ad una struttura flessibile dove potrebbero trovare spazio molte associazioni di entrambe le lingue che avrebbero così la possibilità di collaborare insieme concretamente. Si parla sempre di convivenza ma non si creano mai le condizioni . Ecco, mi sembra che questa potrebbe essere veramente un'occasione per dimostrare con fatti concreti che il dialogo tra i gruppi è possibile superando la famosa frase pronunciata molti anni fa dall'esponente politico della Svp Zelger “divisi ci si capisce meglio”. La mia proposta è chiara e spero che la futura giunta comunale faccia tesoro di questa opportunità».













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