Durnwalder al congresso Svp: "Più poteri ai comuni"

La stella alpina a raduno in vista della campagna elettorale: obiettivo mantenere i 103 sindaci



MERANO. Più poteri a città e paesi, capaci però di autogoverno. Un diverso sistema di finanziamento tra Provincia e Comuni, ma anche maggiore solidarietà tra questi ultimi. È uno dei passaggi del discorso di Durnwalder al congresso Svp. Sia il presidente che l’Obmann hanno poi sottolineato l’importanza della collaborazione tra gruppi linguistici.
La Stella alpina rinserra le file in vista delle comunali del 16 maggio. L’obiettivo è quello di mantenere i 103 sindaci nelle 111 realtà in cui si andrà a votare. Anzi magari averne uno in più. Se ne dice sicuro Richard Theiner. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Luis Durnwalder, anche se quest’ultimo si immagina qualche perdita tra i consiglieri, vista l’agguerrita presenza delle liste della destra tedesca.
 L’appuntamento è come sempre al Kursaal di primo mattino. Inizia l’Obmann con la sua relazione tra passato e futuro. Il tema verrà poi ripreso anche dal Landeshauptmann, quando sottolinea le radici nel Tirolo storico «da Ala a Kufstein». Da undici mesi al vertice del partito, Theiner punta ad invertire il trend elettorale, quasi sempre in calo negli ultimi anni di 5 anni prima. Si vuole anche recuperare sul fronte degli iscritti, in costante asfissia, vedi il meno 8.5 per cento del 2009 nei confronti di 12 mesi prima. Poi, dopo un breve accenno ai costi della politica, la convinzione che sia indispensabile la collaborazione ed il rispetto reciproco tra i gruppi linguistici, al di là dell’iniziativa «Parliamoci» che «ha portato ad alcuni fraintendimenti nel nostro partito». Di «reciproca comprensione nel rispetto della propria identità», ha parlato pure Durnwalder, spezzando una lancia in favore degli immigrati, perché con «l’odio non si risolvono i problemi». Theiner si è scagliato contro «quei gruppetti che sono contro gli stranieri».
 E se la Svp ha fatto le primarie per le comunali, aprendo agli iscritti sulle scelte dei candidati, «anche la democrazia diretta è da sostenere come legittima forma di compartecipazione». Così Theiner, per il quale il business della Sel e relative frizioni tra Provincia e parte dei Comuni hanno bisogno di «una soluzione che porti vantaggi a tutti gli altoatesini». L’Obmann si ricorda delle suo origini Arbeitnehmer. «Bene l’economia sociale di mercato, ma è necessario porre l’accento sull’aggettivo “sociale” per una più equa redistribuzione dei redditi».
 Rapporti col governo. «Ci sono tensioni con Roma, con cui vorremmo avere invece rapporti costruttivi». Parola di Theiner che poi ha aggiunto: «Nonostante il fatto che i parlamentari Svp non pratichino un’opposizione pregiudiziale sui provvedimenti del governo, ci sono frizioni, causate ad esempio dalla conferma del decreto fascista sui nomi italiani della località altoatesine”, dapprima annullato dal decreto “taglialeggi” e poi ripristinato». A latere l’Obmann sottolinea - sulla questione delle alleanze nel capoluogo - la propensione nel tradizionale rapporto con il centrosinistra. “Appare difficile poter collaborare con una destra impegnata, più che altro, a ridare valore simbolico ai monumenti fascisti che sorgono in città”. Ma in maggio - sempre Theiner - «la Stella alpina a Bolzano va nella direzione di avere un proprio candidato sindaco al primo turno».
 Provincia-Comuni. Durnwalder ringrazia Magnago e Benedikter per la conquista dell’autonomia, con quest’ultima che deve essere «amministrata nel modo migliore». Sul tema del finanziamento ai Comuni, il presidente della giunta provinciale evidenzia come «si stia mettendo mano al sistema che regola i meccanismi finanziari, tenendo presente la necessità della solidarietà tra le realtà comunali», con particolare attenzione «alle amministrazioni comunali che si trovano piene di debiti». C’è la necessità di mantenere e rafforzare tutti i settori dell’economia nei centri ed in periferia, «in modo da evitare lo spopolamento». Ed ecco l’importanza delle strutture per la vita di comunità, con l’Alto Adige che «conta 3.400 associazioni». Alla fine del congresso - meno partecipato del solito, ma non era elettivo - è stata approvata all’unanimità la risoluzione in vista delle comunali. Tra i temi l’ambiente, la trasparenza e la partnership tre le varie anime del partito. Chiude Durnwalder con l’incitamento a battere il pessimismo, ricordando che «l’Alto Adige è sempre un paradiso che in tanti ci invidiano».













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