Durnwalder fa ancora gli onori per Natale

Il presidente è in carica e invita la stampa a cena. Consiglieri Svp favorevoli all’alleanza con il Pd



BOLZANO. C’è ancora tempo per un brindisi di Natale con Luis Durnwalder nel suo ruolo di presidente provinciale. Il 18 dicembre dell’anno scorso Durnwalder aveva organizzato la consueta cena per gli auguri di Natale con la stampa regionale. Al momento del brindisi si era dato per scontato che, con le elezioni provinciali in arrivo, sarebbe stato l’ultimo invito di Durnwalder-presidente. Sbagliato.

Il 17 dicembre si terrà la tradizionale cena di Natale, con Durnwalder. Appuntamento a Vilpiano, nel centro di formazione dei vigili del fuoco volontari. Per come si stanno mettendo le trattative per la giunta, è scontato che il presidente provinciale incaricato Arno Kompatscher si insedierà in gennaio. E così Durnwalder, presidente in carica, rispetta la tradizione e fa preparare gli inviti. Non sarà l’unico brindisi. Lasciando Palazzo Widmann nel 2014, Durnwalder potrà festeggiare i 25 anni di presidenza provinciale.

Il successore Kompatscher si prepara a presentare lunedì alla Svp la proposta per la nuova coalizione. Si riunirà prima la Parteileitung e subito dopo il Parteiausschuss. Un primo segnale sugli umori della Svp è arrivato giovedì nella riunione di Kompatscher e dell’Obmann Theiner con il gruppo consiliare.

Tra i consiglieri della Svp è emersa una tendenza prevalente a favore della alleanza con il Pd, senza ulteriori allargamenti. Non sono mancate voci a favore di un tentativo anche con Freiheitlichen o Verdi, cui vengono contrapposte obiezioni ormai consolidate.

Allearsi con i Freiheitlcihen garantirebbe sì una risposta alla fuga di elettori della Svp verso destra, ma «istituzionalizzare» i Freiheitlichen sarebbe un passo rischioso, viene detto: come partito di governo acquisterebbero potere e le Comunali del 2015 potrebbero portare i primi sindaci «blu». Per scoraggiare la svolta verso i Verdi si citano le posizioni su aeroporto, scuola bilingue e in generale la tendenza «a dire sempre no». In caso di alleanza Svp-Pd si costruirebbe una giunta a 8, più difficile a 7, con Kompatscher, Theiner, Florian Mussner, Arnold Schuler, Martha Stocker, una donna come Waltraud Deeg o Magdalena Amhof, Christian Tommasini o Roberto Bizzo.

Per l’ottavo posto sfida interessante tra Thomas Widmann, Dieter Steger o Philipp Achammer. Kompatscher ammette, su facebook, «la decisione nel Parteiausschuss sarà molto difficile, visto che ogni opzione ha vantaggi e svantaggi». E annuncia «servirà ancora qualche colloquio nel fine settimana».













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