Durnwalder: «Italiani frammentati, non so con chi la Svp governerà»

A Falzes l’ultima conferenza stampa nelle vesti di presidente della Provincia



E’ iniziata a Falzes l’ultima conferenza stampa estiva (la 24esima) di Luis Durnwalder da governatore dell’Alto Adige. Con le elezioni di ottobre infatti lascerà il timone della giunta provinciale dopo 25 anni.

Durnwalder ha parlato del suo successore Arno Komptascher, a cui dà la benedizione: “Potrebbe prendere 76 mila preferenze, come me la prima volta. Kompatscher e Theiner sono un buon team e la Svp conserverà la maggioranza assoluta dei voti”

Durnwalder ha poi sottolineato “che c’è ancora molto da fare e lavorare, per me non è ancora tempo di bilanci, sono governatore fino ad ottobre. Certo, dopo tanti anni, è arrivato il tempo di lasciare. Auguro alla popolazione dell’Alto Adige un futuro sereno, dobbiamo restare una società solidale”.

Sulla toponomastica, il presidente della giunta ha ribadito che “dobbiamo sforzarci di trovare una soluzione di compromesso, si tratta ancora”.

Durnwalder è poi entrato nel merito dei temi caldi degli ultimi mesi, dalla questione energia ("sulla Sel è stata tradita la mia fiducia") all’accordo di Milano.

Durnwalder ha parlato delle imminenti elezioni in Alto Adige, dicendosi convinto che il suo partito, la Svp, riuscirà a mantenere la maggioranza assoluta ed ha parlato anche di una «frammentazione del quadro politico italiano in Alto Adige». «Non sappiamo nemmeno - ha spiegato - quali e quanti saranno i partiti che si presenteranno e neanche chi sarà il nostro partner nella prossima legislatura». Ma ha anche aggiunto che "con il Pd abbiamo lavorato bene".

Durnwalder ha definito l'Accordo di Milano "un passaggio fondamentale per la nostra Autonomia. Prima lo Stato ci assegnava un determinato ammontare di fondi, ora invece l'Autonomia si finanzia trattenendo sul territorio il 90% delle entrate". Durnwalder ha ricordato che "l'Accordo di Milano fissava paletti importanti per quanto riguarda la politica fiscale, i controlli, le opere pubbliche, i fondi da destinare alle zone di confine, le competenze in tema di Rai e Poste. Purtroppo - ha aggiunto il presidente altoatesino - il governo Monti non lo ha rispettato, mettendo anche in dubbio l'ancoraggio internazionale della nostra Autonomia. Da questo punto di vista è stato uno dei peggiori governi di sempre per quanto riguarda i rapporti Bolzano-Roma, ma con il nuovo Presidente del Consiglio abbiamo ritrovato la strada di un rapporto positivo in grado di ripristinare le condizioni ottimali". Il riferimento chiaro è al Memorandum Letta-Durnwalder sottoscritto di recente a Bolzano, "che fa ripartire il dialogo su temi come il patto di stabilità, la toponomastica e il finanziamento ai comuni di confine".

Sempre nell'ambito dei rapporti tra Roma e Bolzano, Durnwalder ha poi ricordato gli ottimi risultati raggiunti con gli accordi di permuta sulle aree militari. "Abbiamo realizzato 450 alloggi per i militari di stanza in Alto Adige - ha spiegato - ricevendo in cambio terreni pregiati all'interno di città e paesi. L'investimento di circa 210 milioni di euro ha consentito alle nostre imprese di avere importanti boccate d'ossigeno". Altro fronte, invece, è quello relativo al trasporto ferroviario, con la Provincia che ha proseguito le trattative con RFI e Trenitalia per avere sempre più competenze su treni, binari e stazioni. "Il passaggio da gomma a rotaia resta fondamentale - ha sottolineato Luis Durnwalder - nei prossimi mesi verranno rifatte le stazioni di Bressanone, Brunico, Merano e San Candido, mentre l'areale ferroviario di Bolzano sarà un progetto che avrà ricadute per i prossimi 10-20 anni, e cambierà il volto della città".

Tracciando un bilancio dell'ultima legislatura, il presidente della Provincia ha posto l'accento su quello che è stato fatto per superare una crisi economica che, seppure in misura minore rispetto al resto d'Italia e d'Europa, come confermano i dati relativi a PIL e occupazione, ha colpito anche l'Alto Adige. "Abbiamo il 4% di disoccupazione, con punte dell'11% tra i giovani - ha spiegato - ma non ci basta essere ai vertici delle classifiche europee: vogliamo dare risposte concrete a chi attraversa un momento di difficoltà. Abbiamo un programma che punta al 2020, con la creazione di 21.000 nuovi posti di lavoro, e che mette al centro non solo i giovani, con il cosiddetto patto generazionale, ma anche i disoccupati over 55, senza dimenticare le donne. Da questo punto di vista voglio ricordare quanto fatto per la famiglia, con fondi quasi quadruplicati negli ultimi 5 anni grazie anche alla legge sulla non autosufficienza".

Per quanto riguarda invece la formazione, Durnwalder ha sottolineato le novità introdotte negli ultimi anni con particolare attenzione al calendario scolastico e alla riforma delle scuole superiori, senza dimenticare i passi in avanti compiuti in tema di apprendimento linguistico "pur nel rispetto delle prerogative dell'articolo 19 dello Statuto di Autonomia", ha concluso il presidente della Provincia.

 

Foto: Matteo Groppo













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