Durnwalder taglia i soldi agli Schützen

Finita la tregua con i tiratori: i contributi passano da 180 mila a 85 mila euro. «Ormai sono un partito, io non li finanzio»


di Giuliano Lott


BOLZANO. Dalle parole ai fatti: la polemica fra il presidente della giunta Luis Durnwalder e gli Schützen è sfociata in una decisione clamorosa: La Provincia ha più che dimezzato i contributi anniali ai tiratori piumati.

La conferma arriva da parte dello stesso presidente Durnwalder con il quale sono stati messi a confronto i contributi di Trento e di Bolzano in favore dei tiratori hoferiani. Drasticamente ridotti per altro anche in Trentino.

Presidente, il suo collega Dellai ha erogato negli ultimi tre anni 257 mila euro alle diverse Compagnie Schützen trentine.

«Bravi. Noi invece tutti quei soldi non li diamo più. Ne abbiamo discusso a lungo e abbiamo ridotto di parecchio i finanziamenti alle Compagnie degli Schützen. Dai circa 180 mila euro dell’anno precedente siamo passati a 85 mila».

Colpa della crisi, immaginiamo. In periodi di vacche magre non ci si possono permettere certi lussi, come mantenere il proprio patrimonio folcloristico.

«No. Il problema è che gli Schützen in Alto Adige stanno diventando sempre meno gruppi folcloristici e sempre più partito politico. E noi non vogliamo dare contributi a un partito. Parlano di stato sovrano, di scissione. Se intendono costituirsi come partito, lo facciano pure, si presentino alle elezioni, ma non possono pretendere finanziamenti dalla Provincia».

Significa che non ritenete più gli Schützen parte della vostra storia?

«Del corpo faccio parte anch’io, sono stato nominato Schütze onorario. Ma mi sento comunque libero di dire quello che penso. Ritengo gli Schützen un importante tradizione culturale. Ma quando iniziano a ipotizzare scissioni diventano di fatto un partito politico».

Quindi niente soldi pubblici per le divise?

«No, diamo contributi provinciali solo per limitate manifestazioni di evidente carattere culturale. E per quanto posso conoscere, sulla base dei contatti che ho avuto, mi sembra che gli Schützen più orientati agli aspetti folclorici e culturali legati alla storia del Tirolo. Insomma fanno solo attività culturali».

Insomma il feeling fra Schützen e Durnwalder “ricucito” l’anno scorso in occasione del suo 70esimo compleanno, ora, anche dopo la manifestazione con le magliette nere in consiglio per la discussione sulla legge della toponomastica sembra definitivamente tramontato. E così sarà del tutto improbabile che alla commemorazione di Andreas Hofer a Merano il presidente Durnwalder sfili ancora in divisa da ufficiale dei tiratori piumati.

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