Duzzi e Gennaccaro: «Meglio non schierarsi»

I due candidati sindaco valuteranno eventuali alleanze solo dopo il voto «Si va al ballottaggio senza alcuna chiarezza sulle scelte future»



BOLZANO. Non si schierano né Angelo Gennaccaro né Dado Duzzi. I due candidati sindaco del primo turno non daranno alcuna indicazione di voto per il ballottaggio del 24maggio tra Luigi Spagnolli e Alessandro Urzì. Allo stesso tempo viene lanciato l’appello a recarsi alle urne, a esercitare il proprio diritto di voto, per non aumentare il già pesante astensionismo di questa tornata di elezioni comunali. Angelo Gennaccaro ha raccolto il 3,39 per cento come candidato sindaco della civica «Io sto con Bolzano», che ha eletto in consiglio comunale Nicol Mastella. Attacca Gennaccaro, che fa parte della maggioranza comunale uscente: «Su quali basi dovremmo dare una indicazione per Spagnolli o Urzì?». Tutti uguali? «Non è chiaro con quale visione si torna al voto, non sono stati definiti gli schieramenti». E poi, aggiunge Gennaccaro, con l’attuale legge elettorale un eventuale apparentamento non cambia nulla dal punto di vista dei consiglieri eletti. Spagnolli eUrzì hanno qualcosa in comune, aggiunge Gennaccaro: «L’essere tutto tranne che una novità. I risultati del primo turno, che costringono Spagnolli al ballottaggio, dicono che avevamo ragione sulla necessità di un ricambio: Spagnolli non doveva ricandidarsi, era arrivato il tempo di lasciare il passo. E Urzì da quanti anni fa politica? Se il Pd avesse aperto a un candidato nuovo non saremmo in queste condizioni e neppure il centrodestra». Nicol Mastella ringrazia gli elettori: «Quasi 1500 persone hanno creduto in noi. Li ringrazio e assicuro che avranno in me un punto di riferimento in Consiglio». La lista è tra quelle che segnalano problemi nell’attribuzione di voti e preferenze durante lo scrutinio: «Non ci sono solo i seggi 45 e 48. Mancano voti all’appello anche in altri seggi». Gennaccaro fa capire che dopo il ballottaggio si siederà al tavolo: «Siamo forza di governo, non congeliamo i voti come il M5S. Ma tutto dipenderà dal progetto. Basta con il logoramento». Dado Duzzi, che con il 2,77% di «Nuova città» e Partito pensionati ha eletto Luciano Giovanelli, lascia libertà di voto ai propri sostenitori, «in mancanza di una preventiva indicazione certa, da parte di entrambi i candidati al ballottaggio, di quali saranno le alleanze future per formare un governo stabile della città». (fr.g.)

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