E Umberto Eco conquista gli istituti tecnici di Bolzano
All’Ite Battisti e all’Iis Galilei promosse le scelte del ministero. «Un’ampia varietà di argomenti molto stimolanti»
BOLZANO. Le tracce di questa Maturità consentivano di spaziare senza argomenti particolarmente critici o “temi impossibili”. Anche agli istituti tecnici gli studenti tengono il “pollice in su” per le scelte del Ministero: tutte proposte fattibili e approfondibili. «Io ho scelto la tipologia letteraria con il testo di Umberto Eco sulla letteratura - spiega Simone Pennella dell’Ite Battisti indirizzo economia aziendale - perché mi ha colpito la semplicità rispetto ad altre tracce. In realtà l’argomento mi ha preso subito. Mi aspettavo un tema sui confini e sui migranti». Con un gran sorriso esce Andrea Pluczynska dell’Ite Battisti programmatori. «Ho affrontato il Pil e ho sostenuto la tesi che non possa trattarsi di una misura per tutto il benessere». «Finalmente abbiamo rotto il ghiaccio - le parole di Mattia Schiesaro - e ho scelto di farlo con il tema su Marte e lo spazio. Mi affascina l’idea che ci sia acqua su un altro pianeta. Un’alternativa o un’altra possibilità».
Christian Rocca, invece, sostiene l’esame presso l’istituto paritario Walther. «Ho deciso di scrivere dei confini perché avevo la possibilità di scrivere un tema libero da particolari schemi. L’ho preso con un taglio contemporaneo approfondendo gli aspetti del fenomeno dei migranti che ci sta coinvolgendo tutti. Naturalmente ho citato anche il recinto del Brennero con i suoi significati politici e internazionali».
All’Iis Galilei c’è un certo entusiasmo per un compito che lascia aperte molte speranze per un voto positivo. «Il tema sullo spazio e la scoperta di Marte era stuzzicante - dichiara Nicola Palumbo - e rispetto alle altre tracce era il più fattibile. Ho preso degli spunti dalle testimonianze che avevamo. In molti hanno optato per il saggio e per l’articolo di giornale perché seguono uno schema che ci è stato spesso spiegato in classe in questi mesi». «Oltre ai confini è stato bello interrogarsi sui limiti dell’uomo - propone Sonja Nascimbeni – ed è il motivo per cui ho preferito la traccia libera». Andrea De Rossi ha seguito la strada verso lo spazio come molti suoi compagni.«Era più nelle mie corde. La prova di indirizzo, però, mi preoccupa di più». Scelta originale per Sapinder Kaur: «Il rapporto tra padre e figlio l’ho analizzato da una prospettiva storica partendo proprio dalle testimonianze di Umberto Saba e Franz Kafka che avevamo a disposizione. Un piccolo viaggio che mi ha molto stimolato». Chiusura con Sofia Tonazzi che torna su Marte. «Ho immaginato una conferenza con un vero dibattito».