Ecco Don Bosco, il quartiere che ha imparato a fare rete 

L’incontro. Le associazioni culturali ieri sera a confronto con l’assessore Vettorato Dal Circolo Rodigino agli Scout ai centri giovanili aperti ai figli dei richiedenti asilo



Bolzano. È un quartiere grande, complesso e vitale. Le associazioni culturali di Don Bosco si sono riunite tutte ieri sera al Centro Don Bosco. L’occasione è il giro di incontri conoscitivi organizzato dall’assessore alla Cultura e scuola italiana Giuliano Vettorato. Ha iniziato con le agenzie formative, prosegue con il mondo culturale. Don Bosco è il quartiere popolare per eccellenza, ricco di storia, che sta dimostrando flessibilità e capacità di adattarsi ai cambiamenti. Da Vettorato i complimenti a fine serata: «Il vostro quartiere è più grande della mia Laives, ma sapete fare squadra. Vi conoscete tutti e collaborate». Il Club Rodigino ricorda la Don Bosco delle origini: «Organizziamo mostre e spettacoli teatrali per tenere viva la conoscenza del dialetto veneto, anche se siamo pochi ormai...». Gli spazi accanto alla chiesa di Don Bosco sono uno dei punti di riferimento: ci sono gli scout, la biblioteca per i ragazzi con quasi mille utenti attivi, il centro giovanile Pierino Valer. In parallelo lavora il centro giovanile San Pio X. Hanno il parroco don Gianpaolo Zuliani in comune con Don Bosco, li sprona a unire le forze. Si sono posti il problema dei ragazzini che lasciavano le attività parrocchiali dopo la Cresima, li hanno recuperati come volontari che seguono i bambini nel dopo scuola. Funziona così anche al Melograno di via del Ronco, centro giovanile che si regge, come gli altri, sui volontari. Organizzano corsi di cucina e cucito in tedesco. Oltre ai bambini con famiglie di origine straniera presto accoglieranno alcuni bimbi di richiedenti asilo. La Coop 19 è presente, tra l’altro, con la stagione estiva al Parco delle Semirurali. Le Officine Vispa sono la realtà radicata con progetti di comunità. Poi i circoli fotografici Tina Modotti e Fotoclub , l’Artist Club del festival studentesco, la rivista Latemar e l’Associazione artisti. Alla Provincia chiedono meno burocrazia e continuità.















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