Ecco l’altruismo servito in tavola

Tante belle storie di generosità e impegno l’altra sera alla «Festa del volontario» con quasi 400 ospiti


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Bisogno sempre crescente di aiutare il prossimo; sopravvivenza alla crisi economica; formazione delle giovani leve; studio sempre più approfondito delle sinergie fra i gruppi di soccorso volontari: sono elementi che trovano spazio sotto un unico tetto: quello del volontariato. Proprio per questo motivo, ogni due anni il Comune di Bressanone intende onorare i suoi volontari con una giornata a loro dedicata. Venerdì sera, così, quasi 400 persone hanno preso parte alla quarta edizione della “Festa del volontario”, al Forum, evento che vuole tributare un riconoscimento a tutti coloro che si adoperano per la collettività a titolo completamente gratuito.

Impossibile invitare tutti i volontari di ogni singola associazione presente sul territorio comunale che, a oggi, conta oltre 250 sodalizi di svariato genere. Così sono state invitate rappresentanze di 3 volontari per ogni singola associazione e, annotata qualche comprensibile defezione, alla cena - festa hanno presenziato oltre la metà delle associazioni.

Ad aprire la serata con i saluti è stato l'assessore competente, Paula Bacher, seguita dal vicesindaco Gianlorenzo Pedron: i due esponenti di giunta hanno sottolineato l'importanza dei gruppi di volontariato nella realtà quotidiana.

Ma vediamo di conoscere più da vicino alcuni di questi “eroi quotidiani”.

Sandro Gallonetto, Maurizio Quadrelli e Hannes Reifer sono tre preziosi elementi che contraddistinguono il gruppo della Croce rossa a Bressanone, in vita da 60 anni e che conta oggi una trentina di volontari. Rispettivamente caposquadra, caposezione e giovane volontario, il trio è da poco approdato nella nuova sede di Protezione civile attesa da anni. «Ora finalmente siamo tutti un'unica grande famiglia – spiega Gallonetto – grazie a questa singola struttura che riunisce tutti i gruppi di soccorso sotto un unico tetto. Così abbiamo potuto consolidare i rapporti fra i diversi sodalizi, c'è maggior sinergia e affiatamento fra tutti».

C’è poi l'Assistenza Tumori, sezione Valle d'Isarco, rappresentata dalla presidente Renate Daporta Jocher, la vicepresidente Nives Fabbian e il socio Karl Jocher. «Da oltre 30 anni portiamo avanti la nostra battaglia contro questo male - spiega Daporta - e a dimostrazione dell’impegno ci sono i nostri 856 soci con cui lavoriamo attivamente creando eventi per raccogliere fondi destinati alle persone colpite dal male. Aiutiamo annualmente circa 300 persone con finanziamenti mirati e terapie di diverso tipo. E purtroppo il numero è in costante aumento».

Chi invece si occupa di far crescere le nuove leve giovanili sono i giovani Scout brissinesi, rappresentati quest'anno da un trio di giovani ragazze, dunque “girl scout”: Sara Vitroler, Stefi Antonini e Silvia Vitroler. «Da oltre 10 anni ci occupiamo di crescere i nostri giovani a contatto con la natura, creando uno stretto legame con essa. Siamo un gruppo misto di circa 70 persone provenienti da Bressanone e centri limitrofi. Insegnamo ai nostri scout le nozioni base per vivere nella natura, come campeggiare, fare il fuoco, i nodi, l'orientamento e il rispetto della nostra terra. Non c'è un limite di età, tutti sono ben accetti dai 7 anni in su».

Più numeroso è indubbiamente il gruppo Avis della città, capitanato dal presidente Roman Knoflach e che conta 2.700 soci nella sola Bressanone, con oltre 3.600 donazioni annue. Il gruppo collabora attivamente con l'Aido che di soci ne conta invece 1.850. «Siamo partiti nel lontano 1996 - spiega Knoflach -. Il nostro è diventato un servizio indispensabile per gli ospedali di tutta la provincia che si occupano di suddividere i nostri prelievi dove maggiormente serve. Purtroppo negli anni è aumentata molto la burocrazia interna, ma nonostante questo teniamo duro».

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