Ecco la mappa degli speed-check in città

Ieri il vertice: 4 saranno in viale Druso, uno in via Galilei, via Claudia Augusta, via Cadorna, Corso Italia e lungo l’Arginale


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Ieri abbiamo deciso dove installeremo i nove speed check in città»: a dirlo, con una certa soddisfazione, è l’assessore alla mobilità Judith Kofler Peintner. Che poi illustra la mappa “disegnata” nel corso di un vertice tra la polizia municipale e i rappresentanti dell’ufficio mobilità.

«Ne metteremo 4 in viale Druso - che è forse la via dove in assoluto si tende maggiormente a pigiare sull’acceleratore - 1 in via Galilei, 1 in via Claudia Augusta, 1 in Corso Italia, 1 lungo l’Arginale e 1 in via Cadorna».

Inizialmente, per questa fase sperimentale, non era stato considerato Oltrisarco. «Ma il presidente della Circoscrizione Gobbetti ha insistito tanto e siamo riusciti ad accontentarlo. In ogni caso partiremo solo verso metà ottobre».

Velocità da misurare. A giorni inizierà però la seconda fase del progetto, con la misurazione della velocità prima dell’installazione vera e propria degli speed check. Dopodiché, nel giro di un paio di settimane, saranno piazzati i nove "totem colorati". Delle rilevazioni si occuperà l'ufficio mobilità guidato da Ivan Moroder e l'obiettivo dichiarato è quello di “fotografare” la situazione attuale in alcuni dei punti più critici del capoluogo.

«È provato da diverse verifiche sul campo - spiega l'assessore Peintner - che, dopo l'installazione dei totem colorati, gli automobilisti sono indotti a rallentare. È nostra intenzione pertanto capire, in questa fase sperimentale di alcuni mesi, se c’è davvero differenza "prima" e "dopo" l'introduzione dei dissuasori». Come conferma il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti l'intenzione era quella di aspettare l'avvio del nuovo anno scolastico, in modo tale che tutti rientrassero dalle ferie estive.

I dubbi. La decisione adottata dal Comune di Bolzano pare abbia sollevato qualche perplessità, non solo tra i residenti, tanto che l'installazione degli speed check dovrebbe essere tra i punti all'ordine del giorno di una riunione in programma entro settembre al Commissariato del Governo, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell'ordine. C'è chi dice, in particolare, che Bolzano abbia "mandato avanti" Nova Levante, solo per "tastare il terreno".

Comune deciso. «Noi siamo - assicura il comandante Ronchetti - del tutto tranquilli anche perché ci sono alcune circolari che ci autorizzano ad impiegare gli speed check. Sono assolutamente legali, prova ne sia che questi apparecchi sono già stati installati in altre 3-400 città italiane ed hanno contribuito a ridurre sensibilmente la velocità in diversi punti critici».

L’effetto psicologico. All'interno dei totem colorati (ma non in tutti) ci sarà un rilevatore di velocità "mobile", che si potrà spostare facilmente da una via all'altra. Il Comune di Bolzano ha garantito «di non aver pensato ai totem per fare cassa ma solo per aumentare la sicurezza sulle strade cittadine». La sola presenza degli speed check, questa è la tesi della giunta, indurrebbe gli automobilisti a viaggiare a velocità appropriate. Una sorta di effetto psicologico con benefici per tutti gli utenti della strada. A fine anno, poi, il Comune tirerà le somme e deciderà se tenere i"totem" o restituirli all'azienda che per ora li ha forniti gratuitamente.

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