Economia: in Alto Adige il Pil a livelli pre-crisi, più 0,9% nel 2010

Confrontando la stima del Pil 2010 con i valori reali del 2007 emerge l'avvicinamento dell'economia altoatesina ai risultati raggiunti durante l'anno antecedente la crisi finanziaria



BOLZANO. L'Alto Adige, che nel 2009 era riuscito a contenere gli effetti della recessione con una diminuzione del Pil pari al 2,6% (rispetto al -5,2% dell'Italia, al -4,7% della Germania e al -3,9% dell'Austria), ha dimostrato nel 2010 di rientrare verso i livelli pre-crisi grazie ad una crescita dello 0,9%.

Lo dice l'istituto statistico Astat. Confrontando la stima del Pil 2010 con i valori reali del 2007 emerge l'avvicinamento dell'economia altoatesina ai risultati raggiunti durante l'anno antecedente la crisi finanziaria.

Con un lieve calo del Pil, pari allo 0,7% rispetto al 2007, l'Alto Adige ha evidenziato una maggiore solidità nel superare la recessione, ciò in analogia alla Germania (-0,3%) e all'Austria (+0,1%), ed in chiara contrapposizione con i deboli risultati dell'Italia (-5,3%).

"La crisi economica in Alto Adige si può considerare superata": così l'assessore provinciale Thomas Widmann commenta i dati pubblicati dall'Istituto provinciale di statistica Astat relativi al Pil 2010.

"Benché la crescita registrata in provincia di Bolzano sia contenuta il risultato è positivo ed il Pil altoatesino vanta una crescita analoga a quella della Germania" sottolinea Widmann: "L'economia altoatesina si basa su una stabilità duratura dovuta alla rete di piccole aziende quasi indipendenti dalla congiuntura internazionale e, così a minor rischio di crisi.

Un altro aspetto favorevole all'economia locale è la disponibilità agli investimenti dimostrata dalla imprese che non è stata stoppata dalla crisi e che ha avuto riscontri positivi sulla crescita economica".

Alla situazione favorevole dell'economia locale ha contribuito l'andamento positivo dell'export.













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