EGN A. Gli edifici, a volte, cambiano volto e rinascono. É il caso del vecchio municipio di Egna che da ieri è diventato ufficialmente un nuovo albergo.

Il nome richiama le origini: “Das Alte Rathaus/Piazzetta”. L'hotel ha 13 stanze e 24 letti, un bar e un ristorante. Una soluzione turistica di valore considerando che si trova in uno stabile di prestigio salvato, fortunatamente, da un destino di demolizione.

Il passaggio amministrativo chiave è stata la scelta del Comune di Egna di mettere l'immobile all'asta con il preciso intento di trasformarlo in un albergo mantenendo, però, alcune caratteristiche storiche peculiari. La soluzione è rimasta “in casa” perché a rilevare l'edificio è stato un gruppo di imprenditori della Bassa Atesina che lo ha ristrutturato in appena due anni conservando la bella scalinata esterna di marmo.

Ieri, dunque, si è tenuta l'inaugurazione ufficiale alla presenza del sindaco di Egna Horst Pichler, il vice Alex Pocher, il consigliere provinciale Oswald Schiefer e il presidente della Comunità Comprensoriale della Bassa Atesina e dell'Oltradige Edmund Lanziner. «Dopo anni di accese discussioni finalmente possiamo festeggiare un'operazione andata in porto. Sono contento» le parole del primo cittadino. «La nuova struttura è un vero gioiello che arricchisce il paese e spero possa rilanciare anche il settore economico legato al turismo. Non solo, spero che il nuovo albergo possa rappresentare anche un punto d'incontro per tutta la comunità».

Il responsabile della progettazione esterna dell'opera è stato l'architetto Fabio Giovanelli. «La storia di questo edificio è importante e va rispettata. Abbiamo avuto qualche difficoltà per portare avanti i lavori soprattutto con il fermo di sei mesi per problemi statici che abbiamo risolto con soluzioni all’avanguardia».

La storia dell’edificio

La storia di casa “Valgoi” inizia nel 1586. All'inizio faceva spazio ai banchi della carne e del pesce. Nel 1910 il risanamento importante della struttura per fare spazio alla nuova sede del municipio fino agli anni '40. Pochi anni dopo la costruzione è diventata sede distacca della scuola media tedesca e del Kvw ospitando anche una macelleria. Oggi tocca all'avventura con la veste dell'albergo. Le ampie vetrate lascia spazio alla vista sui portici di Egna. «Meritava di essere salvato – chiude Schiefer – e dobbiamo ringraziare anche l'iniziativa privata. Il progetto si sposa perfettamente con il complesso urbanistico di livello che ha portato Egna tra i Borghi d’Italia».

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