Elisoccorso all’estero, attenti a partire con l’assicurazione
BOLZANO. Après-ski...in ospedale «L'elisoccorso vi può costare quanto l'intera vacanza. Chi è in partenza per una vacanza sugli sci all'estero farebbe bene a chiedersi se è sufficientemente...
BOLZANO. Après-ski...in ospedale «L'elisoccorso vi può costare quanto l'intera vacanza. Chi è in partenza per una vacanza sugli sci all'estero farebbe bene a chiedersi se è sufficientemente assicurato per il malaugurato caso di un incidente sulla pista. Per il recupero in elicottero si rischia infatti di dovere pagare – di tasca propria - anche un paio di migliaia di euro»: il consiglio arriva dall’ufficio bolzanino del Centro europeo consumatori . Viene presentato un caso: «Il signor Paolo di Roma trascorre una spensierata e divertente settimana bianca in Austria per praticare lo sci. Tutto bene, fino a quando Paolo cade sulla pista e non è più in grado di alzarsi. Deve intervenire l'elicottero, che trasporta lo sciatore in ospedale dove gli viene diagnosticata la frattura del femore. Dopo alcune settimane Paolo riceve una fattura di oltre 5.000 euro da parte della società che ha effettuato il soccorso in elicottero. Il consumatore non crede ai propri occhi, soprattutto perché aveva con sé la Tessera europea di assicurazione e malattia (Team). Il signor Paolo contatta il Centro europeo consumatori (Cec), ufficio di Bolzano, che gli spiega che la Team dà sì diritto alle cure medicalmente necessarie durante un soggiorno all'estero, ma alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato nel quale ci si trova (e non alle condizioni vigenti nel proprio Paese di residenza). Il consiglio del Cec è dunque di verificare, prima della partenza, se si è già assicurati, ad esempio attraverso una polizza collegata alla propria carta di credito o alla quota associativa di una organizzazione di soccorso, sportiva o del tempo libero. In alcuni comprensori sciistici è inoltre possibile acquistare assieme allo skipass un'apposita assicurazione.