Energia, «congelati» i fondi promessi

La Provincia di Trento non firma la convenzione per le compensazioni ambientali. Contrariato il Comune di Egna


di Massimiliano Bona


EGNA/SALORNO/ANTERIVO. Quasi tutti i Comuni altoatesini sono riusciti, negli ultimi mesi, ad incassare i fondi promessi a titolo di compensazione ambientale. Tra i pochi ad essere rimasti ancora a bocca asciutta ci sono Egna, Salorno e Anterivo per la centrale di San Floriano. A spiegarne il motivo, non senza un pizzico di delusione, è il sindaco di Egna Horst Pichler. «L’iter che ci riguarda, per ora, è bloccato dalla Provincia di Trento che, almeno per il momento, non sembra interessata a firmare la convenzione. Almeno a queste condizioni. Gli utili della centrale sono, infatti, inferiori a quelli inizialmente preventivati. Sembra che i nostri vicini abbiano in mente altre formule. Il risultato è che siamo tra i pochi ad essere rimasti senza nemmeno un euro di acconto».

Tra l’altro rispetto a quanto era stato promesso con la convenzione firmata ai tempi di Durnwalder ad Egna sarebbero toccati circa 400 mila euro l’anno. «Una bella cifra, che ora rischiamo di ricevere nell’arco di tre anni. Della questione si sta interessando l’assessorato guidato da Theiner ma la vicenda sembra essersi pericolosamente arenata. E non per volontà della di Bolzano. Il nostro pressing, in ogni caso, proseguirà: vogliamo incassare al più presto almeno l’acconto». Il concessionario dell'impianto, la società "SF Energy srl" (con quote equamente detenute da Sel, Enel e Dolomiti Energia), è tenuto a corrispondere per il periodo 2011-2013 una somma di circa 2,5 milioni alla Provincia e ai tre Comuni interessati, che verrà impiegata in misure di miglioramento e risanamento ambientale. Il bacino imbrifero è di 640 km quadrati. La centrale è situata sul territorio di Egna e con una produzione annuale di circa 400 milioni di kWh è una delle più importanti in Alto Adige, assieme a quelle di Cardano e Bressanone. «Sono diversi anni che aspettiamo questi soldi - commenta Pichler - ed avevamo da tempo previsto di utilizzarli per la nuova zona ricreativa lungo il Rio Trodena. Il progetto, dal costo di circa un milione di euro, è già stato sviluppato e concretizzato e sarà suddiviso in 3 lotti: nel primo rientrano un laghetto artificiale con sezioni dedicate alla flora, alla fauna ed alla pesca, un parco giochi per i bambini, un percorso per le camminate e la sistemazione della zona vicino al rio Trodena. Con i finanziamenti degli ulteriori lotti sarà attrezzato un parcheggio e saranno ultimati e completati i diversi percorsi che si snodano lungo il torrente».

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