La donna è stata colpita sul divano mentre guardava la tv: il marito le ha sparato due volte da due metri

Erich ha pianificato l'omicidio

Gli investigatori escludono il raptus: ha preparato prima il fucile


Mario Bertoldi


BOLZANO. Cecilia Windegger non ha avuto scampo, il marito non le ha lasciato nessuna possibilità di fuga. Ne sono convinti gli inquirenti dopo l'analisi di tutti gli elementi tecnici raccolti sul luogo della tragedia. Trova piena conferma l'ipotesi della terribile premeditazione. Oggi il dottor Guido Mazzoleni effettuerà l'autopsia disposta dalla magistratura su entrambi i cadaveri. Si cercano importanti conferme sulla dinamica della tragedia, posto che non esistono testimoni.

Un primo elemento tecnico già in mano agli inquirenti riguarda la distanza da cui Erich Windegger ha fatto fuoco sulla moglie: non più di due metri. Dato che la donna è stata trovata uccisa sul divano sul quale la figlia Ramona aveva visto i propri genitori seduti davanti alla tv (circa mezz'ora prima), è molto probabile che il dramma abbia avuto una dinamica repetina e che il fucile da caccia utilizzato fosse già pronto e carico. Un elemento che induce a pensare ad una tragedia premeditata, ad una terribile vendetta architettata con lucida follia da Erich Windegger.

L'ipotesi della premeditazione è suffragata anche da un altro elemento importante: gli altri tre fucili da caccia (e una pistola) che l'uomo aveva in casa sono stati trovati scarichi segno che l'omicida era abituato ad una tenuta corretta e prudente delle armi. Dunque al momento della tragedia lo sparatore ha aperto l'armadietto del soggiorno ove custodiva i fucili, ha imbracciato l'unico che aveva caricato in precedenza e ha fatto fuoco sulla moglie da distanza ravvicinata: circa 2 metri. La donna non ha avuto neppure il tempo di tentare di alzarsi dal divano su cui era seduta per guardare la televisione. Entrambi i colpi esplosi col fucile in rapida successione avrebbero attinto la vittima al torace.

Sarà l'autopsia a stabilire se il primo colpo possa non aver avuto effetti mortali (uno dei proiettili ha colpito Cecilia quasi sotto una spalla) inducendo così lo sparatore ad esplodere subito un secondo colpo. Comunque sia, Erich Windegger ha agito con estrema determinazione. Non un ripensamento, non un momento di pietà, non un attimo di titubanza nell'eseguire quello che aveva concepito come terribile castigo finale per la donna che aveva probabilmente deciso di voltare pagina e mettere fine a quel matrimonio durato un quarto di secolo. I due colpi esplosi da distanza ravvicinata sulla donna della sua vita sono la conferma del disegno di morte dello sparatore che prima di uccidersi ha voluto essere sicuro di aver trascinato con sè nell'oblìo eterno la sua compagna.

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