Eros Magnago sindaco, tentazione Pd

L’interessato smentisce,ma se la sua scelta in favore di Renzi l’ha riportato sotto i riflettori del partito


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Partito democratico altoatesino in gran fibrillazione perché inevitabilmente il lancio delle primarie per la scelta del futuro premier nazionale si sta trasformando in una riapertura del confronto interno fra le diverse anime.

E così da ieri in città i riflettori, dentro il Pd ma non solo, si sono riaccesi sulla possibile successione al sindaco Luigi Spagnolli nel momento in cui quest’ultimo riuscisse a coronare il suo sogno di approdare a Roma fra i senatori della Repubblica.

E proprio la sua scelta di scendere in campo al fianco del sindaco di Firenze ha improvvisamente rilanciato la candidatura di Eros Magnago per la guida del Municipio cittadino : vicesegretario generale della Provincia, Magnago è l’uomo che di fatto ha in mano i fili operativi del bilancio di Palazzo Widmann e per questo con una grande preparazione ed esperienza amministrativa, ma anche politica al fianco dell’assessore Roberto Bizzo.

Raggiunto al telefono ha smentito qualsiasi interesse per una simile prospettiva: «Non scherziamo - ha sottolineato - ho aderito alla linea Renzi per dare un contributo anche in sede locale al dibattito politico nazionale e per sostenere tutte le ragioni della nostra autonomia». Ciò detto resta il fatto che la sua uscita ieri ha davvero riacceso nel Pd i riflettori su un suo possibile ruolo alla guida della città anche per rintuzzare subito con un nome forte ogni potenziale rivendicazione su quella poltrona da parte della Stella alpina. Ma “fuochi d’artificio” non mancano anche sulla rapida diffusione delle adesioni alla lista Renzi, soprattutto da parte di molti esponenti vicini all’assessore Bizzo ed alla vecchia componente che faceva invece riferimento all’ex assessore Barbara Repetto. «Ho l’impressione - sottolinea così la segretaria del Pd meranese, Vanda Carbone - che sia riemersa una sorta di volontà di usare le primarie per rimodellare gli equilibri interni al partito. Ma le primarie non devono trasformarsi in un congresso anticipato del Pd».

Ma proprio perché le primarie del centrosinistra non riguardano solo il Pd, interessante è la posizione «di grande attenzione e simpatia per Renzi» che arriva, ad esempio, dal leader della Civica meranese Diego Cavagna: «Dobbiamo renderci tutti conto che la politica sta cambiando molto velocemente a tutti i livelli. Tutto poi dipende dalle legge elettorali con cui in sede nazionale e locale si andrà a votare, ma è chiaro che le scelte di Renzi sono destinate a ricollocare il Pd. Personalmente guardo allora alla sua battaglia con interesse e simpatia, ma al tempo stesso devo dire che la nostra Civica e la Rete delle civiche sta ragionando in linea con Dellai, ma aperti ad analizzare quanto avviene di giorno in giorno».

Non si sposta dalla sua vicinanza a Rosy Bindi invece, e quindi al fianco del leader Bersani, la vicesegretaria provinciale del Pd Daniela Rossi: «Credo che la mia sia una scelta dettata esclusivamente da un’esigenza di coerenza visto che sono stata eletta in segreteria per quella componente e lì rimango. Poi spero che presto venga fatta chiarezza perché altrimenti il rischio è che passi l’idea di un partito rissoso». Fra le ultime adesioni ai renziani infine da segnale quella di Antonio Viganò, regista e guida della compagnia teatrale “La ribalta”. Da domani intanto il coordinatore provinciale Carlo Bassetti ha annunciato l’avvio operativo del Comitato pro Renzi che dovrebbe essere in città con il suo camper il prossimo 20 ottobre.

Parallelamente sta per decollare anche l’attività dei comitati pro Bersani anche se par di capire che si attenderà l’esito dell’assemblea del partito già convocata dal segretario frena per il prossimo 6 ottobre. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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