Esami di maturità, la regola del 6vale anche in Alto Adige

Se fino all’anno scorso bastava la media del 6 (e quindi un’insufficienza poteva essere recuperata con un voto alto in un’altra materia), quest’anno non saranno ammessi studenti insufficienti anche in una sola materia



BOLZANO. Niente sconti. Anche in Alto Adige, così come nel resto d’Italia, vale la regola del sei. Per essere ammessi all’esame di Stato (sia quello di terza media sia quello di maturità) non potranno esserci insufficienze in pagella.
Ivan Eccli, neodirettore di ripartizione dell’intendenza scolastica italiana, chiarisce subito che la nuova regola voluta dal ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini troverà applicazione anche in Alto Adige: «Per poter accedere all’esame di maturità e a quello di terza media, bisognerà avere almeno la sufficienza in tutte le materie». Se fino all’anno scorso bastava la media del 6 (e quindi un’insufficienza poteva essere recuperata con un voto alto in un’altra materia), quest’anno non saranno ammessi studenti insufficienti anche in una sola materia. Eccli non prevede un’esplosione di non ammessi: «Già l’anno scorso - spiega - c’è stata più severità e anche se è difficile fare previsioni prima degli scrutini, probabilmente non ci saranno grossi sconvolgimenti. Forse in passato ci sono stati periodi con troppa permissività, è giusto che almeno una certa preparazione di base per chi si appresta a lasciare il mondo della scuola sia assicurata. Detto questo, i giovani d’oggi hanno anche molti interessi al di fuori della scuola e anche questo va valutato».
L’ispettore scolastico Marco Mariani sottolinea il ruolo che avranno i consigli di classe: «La norma è molto chiara e prevede almeno la sufficienza in tutte le materie, ma la sovranità risiede nel consiglio di classe che può decidere di elevare alla sufficienza anche chi durante l’anno scolastico non ha raggiunto il 6 in una materia. Questo anche per evitare che possa essere un solo docente a decidere sul futuro di un alunno».
Decideranno dunque i vari consigli di classe se “graziare” o no chi non è riuscito a ottenere una valutazione sufficiente in tutte le materie. I dirigenti scolastici spiegano che la decisione sarà presa di caso in caso: «Detto che potrà accedere all’esame di maturità soltanto chi avrà almeno tutti 6 sul tabellone di fine anno - dice il dirigente dell’Itc Battisti Calogero Arcieri - è chiaro che i docenti useranno il buon senso. L’anno scorso il requisito minimo per l’ammissione all’esame di maturità era diverso da quello di quest’anno e anche questo sarà considerato. Ci saranno casi in cui sarà difficile decidere, certo è che chi si presenta con tre insufficienze non può sperare in un salvataggio. Ma a ben vedere, anche in passato era molto difficile che questo potesse accadere».
Anche la dirigente scolastica del liceo classico Carducci Carmen Siviero ha le idee chiare sulla nuova norma imposta dal ministero: «C’è poco da discutere, se non c’è almeno la sufficienza in tutte le materie, compreso il voto in condotta, allora non si accede all’esame di maturità. Ma spesso si dimentica che la valutazione finale data dai docenti non è semplicemente una media aritmetica di singoli voti presi durante l’anno, ma considera anche l’impegno, la partecipazione e l’interesse dello studente. Anche questi sono fattori che rientrano nel giudizio».

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