Estate 1965, code al cinema La Bond girl è “bolzanina”

Fleming in “Operazione tuono” fa nascere la donna di 007 in Alto Adige


di Fabio Zamboni


BOLZANO. Cinquant’anni fa, per l’esattezza il 7 giugno del 1965, le pagine di cronaca dell’Alto Adige aprivano con la notizia che “Questa volta è bolzanina / la ragazza di James Bond”. A corredo del titolo, vistoso, un’immagine di Sean Connery nei panni del più celebre agente segreto del mondo, impegnato in una scena romantica assieme a Claudine Auger, attrice francese che, come recita la didascalia, interpreta la parte di Dominetta Vitali, la ragazza bolzanina che nella sceneggiatura acquista un ruolo da protagonista. Dunque, quando l’Alto Adige usciva a 16 pagine e a un prezzo di 50 lire, e quando il neologismo Bondgirl era lungi dall’essere coniato, ecco la gustosa ricaduta locale dietro le quinte del nuovissimo film. “Lo scrittore Ian Fleming – spiega il sommario dell’articolo – ha fatto nascere l’immancabile bionda da 007 proprio a Bolzano, per poter scrivere nel suo romanzo “Operazione tuono” che la ragazza “è per metà di sangue austriaco”. Che cosa ci fosse di esotico in questo “imprinting” nessuno ce lo rivela. Racconta l’articolista che Bond s’imbatte nella nostra eroina non proprio in via Resia, ma alle Bahamas, dove la ragazza bolzanina viaggia abitualmente su una MG color zaffiro. Ma lei com’è? “Aveva un viso allegro, insolente – scrive Fleming - , occhi neri, orgogliosi, con qualche pagliuzza dorata nell’iride scura. Il piccolo naso all’insù, la linea decisa del mento e della mascella le davano un’autorità quasi regale. Due elementi modificano la limpida purezza delle linee: un morbido, disordinato taglio di capelli alla BB e due fossette ironiche”. Donna perfetta? Macché: Fleming aggiunge che “la bolzanina ha una gamba leggermente più corta dell’altra”. Del suo passato si sa soltanto, che “suo nonno faceva il contrabbandiere e il cacciatore di frodo nelle Dolomiti, mentre ora è sepolto nel cimitero di Bolzano”.

L’articolista introduce la notizia con un’ampia digressione sul fenomeno Bond, originato dai romanzi del grande scrittore. E lo fa così: “Quando sul personaggio di Fleming ti pubblicano un libro con cinque saggi scritti da gente importante sul fenomeno studiato dal punto di vista dell’alienazione uomo-massa nella società meccanizzata, quando in tutti i circoli culturali di un certo rispetto studiosi come Umberto Eco intrattengono signore ingioiellate e uomini pensosi sull’angoscioso interrogativo “James Bond è un nazista?”, il problema di affrontare questo tema diventa tale che ci pensi su prima di scherzare”.

Il giornalista approda poi alla notizia riallacciandosi alla cronaca di quei giorni: “In un cinema di Bolzano si proietta il primo film della fortunata serie “Agente 007, licenza di uccidere”, ed è la terza volta che il film torna nelle sale, eppure provate ad andare in quella sala all’ora di punta e troverete fila alla cassa e platea e galleria stipate, tutti in estasi per la glaciale sicurezza di James Bond, ma anche per il bikini strepitoso di Ursula Andress”.

Nel frattempo, spiega l’articolo, si sta girando alle Bahamas “Operazione tuono”, film ispirato all’omonimo romanzo di Fleming, e il nostro articolista scopre che la protagonista femminile è descritta appunto come nativa di Bolzano. “Operazione Tuono – spiega l’articolo – è tratto da uno dei migliori fra i dodici romanzi di Fleming e la traduzione italiana è pressoché esaurita. Forse non tutti sanno del grande onore che viene riservato a Bolzano: quello di dare i natali alla immancabile eroina del romanzo, che risponde al nome di Dominetta Vitali, Domino per gli amici”. Per non guastare la sorpresa a tutti quelli che erano – come scrive il nostro giornalista - in fremente attesa del nuovo film sulle avventure di 007, l’articolo non svela troppo della trama, ma si limita a spiegare che “Domino è l’amante del nemico numero uno di Bond, Emilio Largo vicecapo dello Spectre, la terribile organizzazione criminale che Bond deve sgominare. Costui ruba un grosso bombardiere e minaccia il mondo con le sue bombe atomiche, ma Bond troverà ovviamente il modo per fermarlo”.













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