BOLZANO. Paul Köllensperger è sceso a Roma nei giorni scorsi. In missione per studiare la soluzione migliore per avere un candidato alle elezioni europee in grado di vincere l’elezione a Bruxelles. Köllensperger ha incontrato Nicola Zingaretti, uno dei tre candidati alle primarie del Pd per diventare segretario nazionale. L’appuntamento era riservato. Trapelata la notizia, Paul Köllensperger, leader del TeamK, spiega: «È noto che ci interessa fortemente partecipare alle elezioni europee del 26 maggio per offrire una alternativa alla Svp, che candiderà Dorfmann con Forza Italia, chiudendo il cerchio dell’alleanza con la Lega sovranista». Con il Pd e i Verdi il Team Köllensperger discute da diverse settimane: non è scontato che si arrivi a un accordo e che eventualmente coinvolga anche i Verdi. «Ci stiamo ragionando», conferma il consigliere provinciale. È stato fissato un appuntamento con Zingaretti perché al momento è il candidato in vantaggio, ma dalle primarie del 3 marzo potrebbero arrivare anche sorprese. «Questo è infatti uno dei problemi», spiega Köllensperger, «Le europee saranno il 26 maggio e nel Pd al momento non c’è un vertice che possa prendere decisioni». Con Zingaretti l’incontro è andato bene, riferisce. «Se verrà eletto segretario, credo che potrà esserci un accordo».

Tra le ipotesi studiate dal Team Köllensperger c’è anche una alleanza con «+Europa». A Roma c’è stato un incontro con Bruno Tabacci, entrato nel movimento fondato da Emma Bonino. Al TeamK serve un partner in grado di superare il 4% nazionale. In caso di accordo con il Pd, un candidato concordato con il TeamK entrerà nella lista del Pd oppure verrà firmato un collegamento tra la lista locale con il Pd. Terza ipotesi, anche il Team Köllensperger parteciperà al progetto di lista larga, non solo del Pd, sponsorizzato da Carlo Calenda e sostenuto da tutti i candidati segretari del Pd. «Il nostro elettorato è in prevalenza di lingua tedesca. Dobbiamo capire quale sia la formula migliore. Una cosa è certa: tra collegamento di lista e raccolta delle firme, dobbiamo fare lo slalom tra le difficoltà che una pessima legge elettorale pone ai piccoli movimenti nuovi come il nostro».

LE NUOVE ALLEANZE. Dopo le elezioni europee, nella primavera del 2020 arriveranno le elezioni comunali, l’appuntamento cui tutti i partiti stanno già lavorando. Approdata in Provincia l’alleanza tra Svp e Lega, il Pd non fa più finta di nulla («solo episodi locali»). In consiglio provinciale c’è un tentativo abbozzato. Nelle prime votazioni (l’ultima sulla Commissione dei Sei) si è creata l’alleanza tra una parte delle opposizioni, cioè TeamK, Verdi, Pd e M5S. Sandro Repetto (Pd) lo dice esplicitamente: «È ovvio che si prova a costruire una alternativa alla brutta alleanza della Svp con la Lega». Mauro De Pascalis (che rappresenta a Bolzano la mozione Zingaretti) è il più lanciato: «Ne sono convintissimo. Alle elezioni comunali non possiamo permetterci di sbagliare, spaccare il capello in quattro, fare gli schizzinosi sul dna di possibili alleati. Bisogna organizzare liste civiche in tutti i comuni principali, non importa se con il nostro simbolo o senza, mettendo insieme tutto il mondo progressista della nostra terra, a partire dai Verdi e dal Team Köllensperger. Mi auguro che nel Pd non ci siano dubbi su questo». (fr.g.)

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