BOLZANO. La mossa a sorpresa la stanno studiando il Team Köllensperger e il Pd: una alleanza per le elezioni europee. Una candidatura locale come alternativa a Herbert Dorfmann, l’europarlamentare che correrà con un collegamento di lista della Svp non più con il Pd, ma con Forza Italia (salvo sorprese nella trattativa con Tajani).

Paul Köllensperger conferma che la decisione arriverà a breve, visto che le elezioni europee si terranno il 26 maggio: «Con il Pd ne stiamo parlando. Decideremo se andare avanti o meno intorno alla fine di gennaio». Quanto al candidato, secondo Köllensperger dovrebbe essere di lingua tedesca. Sta parlando di se stesso? «Tecnicamente potrei farlo. È tutto da decidere», risponde il consigliere provinciale.

Le prime chiacchierate sono iniziate nei giorni delle consultazioni in casa Svp per le trattative di giunta: il Team Köllensperger è stato da subito fuori da giochi, e il Pd anche, di fatto.

Immaginare una alleanza per le europee è stato naturale da una parte e dall’altra. Il Pd, escluso dalla giunta provinciale, ha chiuso la porta a un accordo con la Svp per le europee: la Stella alpina aveva provato a tenere in piedi entrambe le situazioni, l’alleanza con la Lega a Palazzo Widmann e con il Pd alle europee.

Per parte sua, Köllensperger e il suo gruppo intendono sfruttare il momento d’oro: sono stati la rivelazione delle elezioni provinciali, con sei consiglieri eletti e un movimento che si profila come l’alternativa alla Svp. «Abbiamo oltre 43 mila voti, perché dovremmo tenerli nel congelatore?», dice Köllensperger. Perché il Team K, che sta già lavorando per le elezioni comunali della primavera 2020, dovrebbe saltare l’importante appuntamento delle europee? «L’idea è di non lasciare la strada completamente libera alla Svp», sorride Köllensperger.

Il movimento da solo non può candidarsi. Serve un partner in grado di superare il 4 per cento a livello nazionale. «Lega e Forza Italia li abbiamo esclusi dall’inizio per incompatibilità politica», ricostruisce Köllensperger. Fuori scena anche un accordo con il M5S, con cui Köllensperger ha rotto prima delle provinciali: «Non ci stiamo parlando e la posizione sull’Europa era uno dei temi di maggiore distanza tra me e i 5 Stelle. Sono filo europeo, dico che serve più Europa, non meno. Chi sostiene che bisogna cambiare l’Ue vuole in realtà distruggerla». Con il Pd l’avvicinamento è stato reciproco, racconta. I Dem sono usciti dalla vicenda delle provinciali dicendosi che non ha senso mettersi nell’angolo a piangere come mogli tradite. Se la Svp è in totale libera uscita, questo il ragionamento, anche il Pd si giocherà le proprie carte dove ritiene. L’alleanza è probabile. Tre le possibili formulazioni: il collegamento di lista del Team Köllensperger con il Pd, una lista con i due simboli, un candidato locale inserito nella lista del Pd per il collegio del nordest. Non pensano a questo progetto con il motto “l’importante è partecipare”. «Possiamo puntare a un eletto, se confermeremo i nostri 43.315 voti, più altri che arriveranno da elettori del Pd e da chi chiede una alternativa alla Svp», così Köllensperger. Sulle comunali il Team K è già alla ricerca di candidati. «Saremo flessibili nella nostra veste, in base ai territori. Per Bolzano avremo una lista in prevalenza italiana». A differenza del M5S, che esclude alleanze, Köllensperger anticipa: «Ci muoviamo come se dovessimo correre da soli, ma parleremo con Caramaschi e con chi potrebbe trovarsi al ballottaggio in alternativa al centrodestra».

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