Europee, via alle grandi manovre 

I Freiheitlichen guardano alla Lega. Svp-Forza Italia, continuano le polemiche



BOLZANO. Iniziano le grandi manovre per le elezioni europee del 26 maggio. Ne hanno discusso ieri i Freiheitlichen, riuniti per l’assemblea di inizio anno. Pd e Team Köllensperger studiano la possibilità di una alleanza, come quella decisa dalla Svp con Forza Italia, che abbandona il precedente collegamento di lista con il Pd.

I FREIHEITLICHEN. «Come nuovo Obmann il 2018 è stato per me un “annus horribilis”», ha ammesso Andreas Leiter Reber, a proposito del flop che ha visto il partito scendere da sei a due eletti in consiglio provinciale. Proseguono tra l’altro le uscite. Il segretario organizzativo Florian von Ach ha rinunciato all’incarico. Per provare a riprendersi, annuncia Leiter Reber, «abbiamo iniziato un processo di riforma del partito». Per quanto riguarda le elezioni europee, i Freiheitlichen intendono esserci. L’obiettivo è una alleanza con la Lega, come in passato (Pius Leitner venne candidato nella lista del Carroccio). «Tra i i partiti italiani è quello che consideriamo più vicino», così Leiter Reber (alla Rai), «Ci aspettiamo che ritrovi lo spirito federalista».

IL PATTO FORZA ITALIA-SVP. Per la rielezione di Herbert Dorfmann la Svp ha scelto questa volta il collegamento di lista con Forza Italia. La candidatura non è ancora ufficiale: la Svp organizzerà il 24 marzo le primarie, ma non sono previsti ostacoli per l’attuale europarlamentare. L’alleanza provinciale della Svp con la Lega ha provocato a catena la chiusura del Pd sul patto per le europee. La Svp ha trovato un accordo con Forza Italia, sotto l’ombrello del Ppe. Ma nel nordest questo patto non piace. L’eurodeputata Elisabetta Gardini, minaccia di non candidarsi, considerando l’accordo di Tajani con Achammer «un inutile regalo». Le dà ragione Alessandro Bertoldi, già dirigente forzista, ora consulente politico: «Nella Forza Italia del nordest non capiscono il senso di questo accordo, che è tutto a vantaggio della Svp. Forza Italia difficilmente riuscirà a ottenere due seggi nel nordest. Se sarà uno solo, andrà a Dorfmann, per come è strutturata la legge elettorale sui collegamenti di lista. In cambio di cosa, il collegio di Bolzano alle politiche chissà quando? A tanti sfugge il senso».













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antonella mattioli

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