Europei di tuffi: Tania non si ripete, dai 3 metri è solo bronzo

La glaciale Anna Lindberg manda in tilt Tania Cagnotto. La svedese è riuscita a far scendere dal trono la “Regina d’Europa” del trampolino


Marco Marangoni


TORINO. La glaciale Anna Lindberg manda in tilt Tania Cagnotto. Sguardo freddo, arrabbiata per aver perso dal metro, e questa volta brava a gestire le emozioni in finale, la svedese è riuscita a far scendere dal trono la “Regina d’Europa” del trampolino.
Scendere sì, ma non abdicare. Insomma, si può dire che la scandinava, che accantona così la qualificazione per le Olimpiadi di Londra 2012, è stata capace di gelare nei movimenti, nei riflessi e nelle tensioni la fuoriclasse altoatesina. Giù il cappello alla tuffatrice di Karlskoga, mamma da meno di due anni del piccolo Yelverton e compagna di un ex discreto giocatore di hockey su ghiaccio (Calle Steén).
Tutti aspettavamo il bis di Tania ma questa volta non è arrivato. La Cagnotto si è messa al collo un comunque splendido bronzo perché afferrato con le unghie all’ultimo tuffo.
Una serie buona, ma non perfetta con qualche errore di troppo nelle entrate in acqua, l’aveva fatta scendere fino alla quinta posizione. L’assalto finale portato con il doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato oltre ad essere stato meraviglioso, ha significato che il trampolino da tre metri è ancora terra di conquista per la campionessa di Bolzano. Infatti, è stato il salto col punteggio maggiore della finale (76,50) dove è anche uscito l’unico 9.0.
Nessuna delusione anche perché nei preliminari della mattina la Cagnotto aveva dominato dal primo al quinto salto dopo aver mostrato ottime cose. Ieri pomeriggio alla “Monumentale” di Torino, davanti ad un pubblico tutto tricolore, è accaduto come nell’agosto scorso a Budapest. In Ungheria la finanziera bolzanina nella lotta per le medaglie era entrata in crisi per poi finire amaramente sesta.
Già al primo salto, il doppio e mezzo indietro carpiato, la campionessa italiana non era stata eccelsa cedendo ben nove lunghezze alla Lindberg. Strepitoso in aria, preciso nell’entrata in acqua è stato il secondo tuffo di Tania, il doppio e mezzo avanti con un avvitamento col quale si è portata a ridosso della svedese. Poi la tensione ha preso il sopravvento. Sia sul triplo e mezzo avanti carpiato, il suo tallone d’Achille, sia sul doppio e mezzo ritornato carpiato, la otto volte campionessa d’Europa è finita abbondante. Sorniona in lotta per le medaglie c’era però un’altra azzurra, Maria Marconi che voleva riscattarsi del quarto posto del giorno prima dal metro. Quella della romana è stata una gara regolare, ma alla fine ha dovuto masticare amaro per l’ennesima volta restando giù dal podio per 2,70 punti. Una maledizione.
Con la Lindberg, allenata dalla madre Ulrika Knape (campionessa olimpica dalla piattaforma a Monaco’72), lanciata verso il quarto oro continentale della sua carriera, dopo quelli di Budapest 2006 (uno e tre metri) ed Eindhoven 2008 (metro), la Cagnotto, supportata dal frastuono degli oltre 700 presenti sugli spalti, ha sfilato dal cilindro il suo talento che l’ha riportata sul podio. Argento alla russa Bazhina anche lei figlia d’arte (la madre Irina Kalinina è stata oro a cinque cerchi nel 1980 a Mosca).

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