BOLZANO. Era riuscito ad evitare il carcere qualche mese fa ottenendo gli arresti domiciliari, ma la sua poca voglia di rispettarli lo ha riportato al punto di partenza nella casa circondariale di via Dante. Una storia che sembra paradossale eppure è abbastanza comune.

L’altra mattina verso Mezzogiorno, comunque, la coincidenza ha voluto che Aimane El Kaoui, ventisettenne di cittadinanza marocchina, incrociasse gli agenti della divisione anticrimine della questura di Bolzano. Un incontro che ha portato gli agenti a un immediato controllo per verificare la posizione del ragazzo.

Naturalmente immediato è arrivato l'arresto per revoca della detenzione domiciliare. Negli anni El Kaoui si è reso protagonista di diversi reati: resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e guida in stato d'ebbrezza. Ora sconterà la sua pena in carcere.

Questo genere di controlli della polizia e delle altre forze dell’ordine rientrano in un piano di pattugliamento puntuale del territorio messo a punto dai responsabili della sicurezza cittadina.

Nei giorni scorsi, infatti, il comitato di sicurezza assieme al sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha scelto la linea del presidio per tenere a bada alcune zone particolarmente sensibili come il Parco della Stazione. A promuovere l’iniziativa il commissario di governo Elisabetta Margiacchi che ha convocato il tavolo all’indomani di alcuni fatti di cronaca piuttosto preoccupanti. (a.c.)

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