Ex Memc, dalla Provincia un aiuto ai lavoratori

Tommasini: si tratta di attingere dal fondo per situazioni di particolare difficoltà In questo modo si potrebbero pagare, ad esempio, le rate del mutuo casa


di Ezio Danieli


MERANO. Una trentina di dipendenti della Solland ieri mattina in consiglio provinciale a Bolzano per incontrare il vicepresidente della Provincia. L’assessore Christian Tommasini ha prospettato la possibilità per i lavoratori di accedere al fondo per le situazioni di particolare difficoltà, che permette, ad esempio, di pagare le rate del mutuo casa. Ed intanto, nell’assemblea del pomeriggio a Sinigo si è deciso di proseguire con lo sciopero ad oltranza, almeno fino a martedì prossimo, subito dopo un nuovo incontro in sede ministeriale previsto per il 12 ottobre.

Dopo l’assessora Stocker ieri mattina è stato il vicepresidente Tommasini ad essere informato dai rappresentanti sindacali e dalla delegazione di lavoratori della Solland Silicon di Sinigo sugli ultimi sviluppi dell'intricata vicenda che sta determinando conseguenze pesantissime sul personale. Nel corso dell'incontro, sono state prese in esame anche le prospettive riguardo ad una ripresa dell'attività produttiva, prospettive che sono state analizzate alla luce degli esiti degli ultimi incontri presso il ministero dello Sviluppo economico.

Tommasini, oltre ad esprimere la solidarietà, scontata e dovuta, ai lavoratori da parte dell'amministrazione provinciale e della giunta, ha poi proposto di verificare nell'ambito delle proprie competenze tutte le possibili misure atte ad alleggerire la pressione economica sui lavoratori. «In particolare per quanto riguarda l'utilizzo del fondo per situazioni di particolare difficoltà, che permette di pagare le rate del mutuo casa, vedremo di studiare la possibilità di estendere il più possibile l'accesso a tale fondo per i lavoratori della Solland Silicon», così Tommasini. «La situazione è grave da tempo e riguarda operai e tecnici di elevata professionalità con know-how di alto livello. Non si tratta solamente del rischio di perdita di posti di lavoro o di situazioni di grave difficoltà economica di molte famiglie, ma anche di una perdita di un bagaglio professionale che è parte del tessuto sociale ed economico del Meranese e della nostra provincia», ancora l’assessore provinciale. Moderatamente soddisfatti i sindacati ed i lavoratori che confidano che le parole di Tommasini e Stocker diventino presto impegni concreti, come quelli che ha promesso la giunta comunale meranese.

Nel pomeriggio nuova assemblea nello stabilimento di Sinigo: avanti con lo sciopero ad oltranza. L'astensione dal lavoro alla Solland Silicon durerà almeno fino alle 14 di martedì. Per le 9 dello stesso giorno è stata già convocata un'assemblea nel corso della quale i sindacalisti territoriali e la Rsu riferiranno sull'esito dell'incontro al Mise fissato per lunedì 14. Si è preso poi atto che Pugliese non ha versato un solo euro di anticipo sullo stipendio di agosto mentre per quanto riguarda luglio non a tutti i lavoratori è ancora arrivato quanto promesso. Alla luce di questa drammatica situazione, pur con qualche comprensibile distinguo, s'è deciso di continuare con lo sciopero. «Oramai i dipendenti Solland sono disperati. - dice Stefano Schwarze della Cigl - Ciò che meraviglia è la totale assenza della azienda e della Solland Silicon che non hanno trovato il tempo, in una situazione come questa, di mandare almeno un messaggio per cercare di ripristinare, con un incontro, il dialogo con i rappresentanti dei lavoratori». Nell'assemblea di ieri sono state anche concordate delle azioni in modo tale che anche Solland Silicon e SunEdison possano avere dei danni a seguito della prolungata astensione dal lavoro.













Altre notizie

Attualità