Fallimento Agrimport, atti secretati
Troppe pressioni e ingerenze esterne. Il tribunale del riesame respinge l’istanza di revoca del sequestro dei marchi
BOLZANO. Gli atti relativi all’inchiesta sul fallimento della «Agrimport spa» sono stati secretati dal tribunale fallimentare. Si tratta di un provvedimento non comune giustificato dalle ripetute pressioni che sull’intera vicenda vengono esercitate, soprattutto in relazione alle perizie disposte dai giudici per la valutazione dei marchi commerciali che costituiscono il cuore del presunto maxi raggiro. Ricordiamo che tra gli indagati c’è anche l’avvocato Giuseppe Avolio, ex presidente di Azienda Energetica ed ex capo di gabinetto del sindaco Luigi Spagnolli.
Per diverso tempo Avolio è stato l’avvocato dell’azienda che si è trovata ad affrontare un periodo di difficoltà commerciale. Lo stesso professionista (probabilmente intuendo la possibilità del grande business), prima della dichiarazione di fallimento ha costituito un’altra società (la «Orius srl» ) assieme ad un ex dipendente a cui l’amministratrice Patrizia De Angelis aveva venduto tutti i marchi commerciali dell’azienda per appena 5 mila euro.
L’altro giorno il tribunale del riesame ha respinto l’istanza di revoca del sequestro preventivo disposto dal giudice delle indagini preliminari Walter Pelino. I marchi, dunque, restano inutilizzabili e sotto il diretto controllo della magistratura dopo che erano stati una prima volta dissequestrati per un vizio formale (in quanto il blocco era stato posto a titolo probatorio e non preventivo).
Nel frattempo il giudice delegato Francesca Bortolotti ha disposto una perizia sul valore dei marchi sequestrati. Alcuni dei titolari della società fallita hanno depositato una consulenza che indica in 3 milioni di euro il valore in questione.
Il giudice delegato al fallimento ha però disposto un accertamento peritale d’ufficio che non è stato ancora consegnato. Le voci e le presunte indiscrezioni su un valore fortemente ribassato (circa 200 mila euro) sono state seccamente smentite dal magistrato che ha colto invece l’occasione per sottolineare i tentativi di disturbo e di intromissione da parte di soggetti esterni che in più occasione, ad esempio, avrebbero tentato di conoscere il nome del perito nominato dal tribunale. Proprio per preservare l’indagine il tribunale fallimentare ha ritenuto opportuno secretare gli atti mentre la Procura della Repubblica (con il procuratore aggiunto Markus Mayr) sta procedendo sotto il profilo penale. Ricordiamo che la «Agrimport spa» fu dichiarata fallita il 30 marzo dello scorso anno con sentenza depositata il 4 aprile 2012 a firma del presidente Zanon.
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