Fallita la coop del lido, ma la struttura resta aperta

Bilancio della “Cs2a” in rosso: provvedimento deciso dalla Provincia. Commissariati anche i lidi di Laives e Monticolo



BOLZANO. «La stagione al lido è garantita. Abbiamo trovato una soluzione che è riuscita a salvare una situazione oggettivamente complicata, dopo che la Provincia aveva firmato il decreto di messa in liquidazione della cooperativa Cs2a. Questo è stato possibile grazie ai collaboratori del Comune e della cooperativa che hanno saputo dare continuità al servizio». Così il sindaco Luigi Spagnolli ha spiegato il momento di grave difficoltà della cooperativa di servizi fondata anni fa da Stefano Pizzo che attualmente gestisce oltre al lido di Bolzano - in inverno la piscina coperta e la sauna - anche quello di Laives e Monticolo. Il rischio era che si dovessero chiudere tre lidi in piena estate.

Tutto è partito da una segnalazione della centrale delle cooperative e ha riguardato in particolare il bilancio della coop caratterizzato da gravi criticità. L’ufficio provinciale di vigilanza sulle cooperative ha effettuato una serie di ulteriori verifiche che avrebbero confermato la pesante situazione finanziaria.

La normativa prevede che, quando nell’ambito dell’attività di revisione vengono riscontrate delle gravi irregolarità nella gestione di una cooperativa, la ripartizione provinciale competente o la giunta provinciale possano assumere dei provvedimenti sanzionatori mirati a rimuovere le irregolarità accertate.

Ed è quello che ha fatto il vicepresidente della giunta provinciale Christian Tommasini, competente in materia di cooperazione, firmando l’altro giono il decreto di messa in liquidazione della Cs2A. Contemporaneamente è stato nominato un commissario liquidatore, il commercialista bolzanino Mazzoni.

Il suo compito è ora quello di garantire la prosecuzione del servizio fino alla fine di settembre.

La normativa prevede che, al termine del periodo di tre mesi, prorogabile per altri tre, il commissario rediga una relazione circa la situazione, proponendo il ripristino dell’amministrazione ordinaria della cooperativa ovvero ulteriori provvedimenti sanzionatori. I costi del commissariamento sono a carico della cooperativa.

È molto probabile che nel frattempo alla Cs2a subentri una nuova cooperativa che assorbirà anche il personale.

«Sul lavoro svolto in tutti questi anni dalla coop - ha tenuto a sottolineare il sindaco - la Cs2a è sempre stato un partner affidabile, di cui sicuramente non posso lamentarmi».

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