Fame di case a Bolzano, la Provincia: subito le aree edificabili

Tommasini: «Pronti ad autorizzare Ipes e cooperative a trovare terreni»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Terreni per costruire nuove case (sia i 330 alloggi per il ceto medio che condomini in generale): il Comune prende tempo, la Provincia tenta il possibile per accelerare al massimo la procedura e sbloccare le aree.
Le cooperative (Confcoop, Acli e Kvw) ieri sera durante un'affollatissima assemblea hanno chiesto una volta di più all'amministrazione di vicolo Gumer terreni in tempi rapidi. Così il sindaco Luigi Spagnolli (che ha lasciato l'assemblea poco dopo il suo intervento "scusate ma come sapete ho altri impegni"): «Le aree ci sono ma la normativa provinciale richiede delle procedure complesse. I tempi non saranno brevi. Poi dobbiamo capire che la città non si può espandere all'infinito e recuperare dentro Bolzano i volumi che già ci sono». La Provincia, al contrario, cerca di andare veloce e di guadagnare tutto il tempo che può. Così l'assessore all'edilizia sociale Christian Tommasini: «Dobbiamo accelerare la procedura. Siamo pronti ad autorizzare Ipes e cooperative a trovare terreni. Lo faremo d'accordo col Comune, ma lo faremo».
La sintesi è chiarissima: se il Comune da solo non ce la fa, la Provincia è pronta a dargli una mano.
Andrea Grata, presidente e direttore di Confcoop è raggiante: «Tommasini ci ha dato la risposta che cercavamo. Certo adesso occorre sedersi attorno ad un tavolo e lavorare tutti insieme, d'accordo col Comune, ma sono contento di aver sentito l'assessore parlare così».
Resta da capire quali siano le aree che le cooperative hanno già individuato.
«Molto probabilmente - riprende Grata - si partirà con le richieste per le aree Cactus (fra San Maurizio e Settequerce), Bergerhof (a sud di Firmian) e Kirch Ebner (fra la rotonda per Merano e Frangarto)». Va detto, ad onor del vero, che proprio su questi terreni alcune settimane fa il sindaco Spagnolli aveva manifestato una certa disponibilità a lavorare per liberare nuovi spazi, segno questo che vicolo Gumer e Palazzo Widmann potrebbero anche trovare insieme una via d'uscita.
Durissimo il consigliere dell'Udc Sandro Repetto: «La Provincia trova una soluzione che esautora in toto l'assessorato all'urbanistica».
Duro anche Paolo Berloffa: «Anche questa volta la Provincia decide per il Comune». L'assessore all'urbanistica Chiara Pasquali però non ci sta: «Non è vero che prendiamo tempo! Oggi presento un preciso programma in giunta. Certo, per accelerare la procedura e sbloccare altri terreni potremmo fare una convenzione con la Provincia».
Assessore, lei cosa chiede?
«Un monitoraggio degli edifici ancora liberi prima di sbloccare nuove aree oltre a quelle già previste dalla variante stralcio del masterplan. Penso realisticamente di poter realizzare presto 1.100 alloggi (618 tra Ipes e cooperative e 482 di edilizia privata). Abbiamo individuato 11 ettari: 5,3 di riconversione (variante stralcio) e 6 di nuova espansione».
E poi una lunga lista di terreni che sarebbero già pronti: «C'è il lotto C di Casanova dove potrebbero essere costruiti, già a partire dal 2012, i 90 alloggi per il ceto medio. Ci sono i 30 alloggi di Corso Italia (ex telefoni di Stato), c'è tutta l'area del parcheggio della pizzeria Metro e poi i famosi 540 alloggi da costruire in via Druso che secondo me si potrà iniziare a costruire non prima del 2013. Abbiamo anche due aree comunali che andrebbero benissimo: sia quella in via Macello dove potrebbero sorgere 52 alloggi che quella di Maso della Pieve per altri 32 alloggi. Andiamo veloce».

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