Farmaci: in Alto Adige boom di antidepressivi
Studio nazionale dell’Aifa. Lo psichiatra: ma non aumentano gli stati ansiogeni La spesa farmaceutica generale è la più bassa d’Italia. Ultimi negli antibiotici
BOLZANO. Luci e ombre sulla spesa farmaceutica altoatesina come si apprende dal rapporto Osmed dell’Agenzia italiana del farmaco: Bolzano è all’ultimo posto per spesa farmaceutica, ma svetta al terzo posto per ricorso agli psicofarmaci.
Nel 2011 si assiste ad un'ampia variabilità regionale nei consumi e nella spesa territoriale per i farmaci. La spesa, a fronte di una media nazionale di 204,3 euro pro capite, oscilla da un valore massimo di 258 euro pro capite registrato nella Regione Sicilia ad un valore minimo di 149 euro della Provincia di Bolzano. Il valore massimo e' stato registrato nella Regione Sicilia con 1086,2 dosi giornaliere, contro il valore più basso di 729,1 dosi in Alto Adige. Il consumo è in aumento in quasi tutte le regioni, ad eccezione di Abruzzo, Campania e Puglia. Gli incrementi piu' elevati rispetto al 2010 si registrano in Lombardia, Alto Adige (+3,1%) e in Trentino (+2,7%).
Tuttavia è sulla qualità della spesa farmaceutica altoatesina che serve forse un approfondimento: infatti l’Alto Adige risulta al terzo posto per consumi di antidepressivi. «Nell'ultimo decennio - sottolinea Luca Pani, direttore generale di Aifa - il consumo di antidepressivi è cresciuto in maniera drammatica: da una parte per l'aumentata prevalenza di depressione ed altri disturbi psichiatrici di comune riscontro nella popolazione generale, quali ansia ed attacchi di panico; dall'altra, per la maggiore maneggevolezza di altri antidepressivi di recente commercializzazione».
In Italia il consumo di farmaci antidepressivi è pari a 36,1 dosi con un aumento rispetto all’anno precedente dell’1,2% e un aumento medio annuo rispetto al 2003 del 5,4%.
Si registrano consumi ben al di sopra della media nazionale in Toscana (55,9 dosi), Liguria (48,1 dosi) e nella provincia di Bolzano (44 dosi),
«Direi che non si può parlare di un particolare aumento locale di stati ansiogeni - sottolinea però lo psichiatra Claudio Volanti - quanto di un fattore culturale dell’area tedesca dove da sempre si privilegia il ricorso agli antidepressivi di ultima generazione - al Prozac per intenderci, piuttosto che al Valium o al Tavor - che coprono una gamma più ampia di disturbi legati all’ansia ed agli attacchi di panico, e sono forse anche più efficaci nei trattamenti di lungo periodo».
Sta di fatto che non sono pochi gli altoatesini, soprattutto donne come nel resto del paese, che fanno ricorso a questi farmaci per superare i loro stati d’ansia, spesso anche gravi.
Va meglio, analizzando la spesa farmaceutica locale, per quanto riguarda il ricorso agli antibiotici: Bolzano infatti è ultima in classifica. Il consumo nazionale di antibiotici nel 2011 è stato infatti pari a 22 dosi giornaliere per 1000 abitanti, in diminuzione rispetto al 2010 del -1,3%. Tuttavia si continua ad assistere ad un’ampia variabilità regionale. La regione con il più elevato numero di dosi prescritte, in diminuzione rispetto al 2011, è la Campania (31,7 dosi), seguita dalla regione Puglia (29,5 dosi) e dalla Sicilia (28,4 dosi). Registra i consumi meno elevati la Provincia di Bolzano (12,7 dosi),
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