Fattor a Beppe Grillo: «Sull’inceneritore di Bolzano, solo demagogia»

Entro il 2020 le emissioni scenderanno del 20 per cento. Non ci sarà business: «Eco Center non può fare utili per statuto»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Con il nuovo inceneritore sarete sommersi dai rifiuti di tutta Italia. È solo una questione di business»: l’affondo di Beppe Grillo, domenica mattina in piazza Matteotti, non è piaciuto affatto a Stefano Fattor, presidente di Eco Center, che ieri ha replicato punto su punto alle affermazioni del comico genovese, reo di essere riuscito a confondere molti residenti. Soprattutto quelli che non si sono presi la briga di studiare il nuovo progetto.

Partiamo dall’inizio. Quella di Grillo, sull’inceneritore, è pura demagogia?

«Assolutamente sì. Sarebbe bello non avere la necessità di smaltire i rifiuti per puntare unicamente sulla raccolta differenziata. Ma non è possibile. Anche chi arriva all’80 per cento, almeno formalmente, deve fare i conti con un alto grado di impurità dei rifiuti, che poi devono essere ritrattati».

Ma perchè in Germania riescono a fare meglio di noi?

«Semplice, ci sono leggi diverse sul packaging. Che però non possiamo fare noi come Provincia. Servirebbero regole precise e vincolanti in ambito europeo, che ancora mancano. Certo, potendo legiferare si riuscirebbe a fare molto di più per ridurre i rifiuti».

Ma ha ragione il leader del «Movimento 5 stelle» quando dice che dietro agli inceneritori c’è solo un grande business?

«Sì, almeno in parte. Spesso gli inceneritori vengono usati come centrali termoelettriche e l’energia, non di rado, viene prodotta a Nord e venduta a Sud. I residenti, nella maggior parte dei casi, non hanno alcun beneficio. A Bolzano, invece, produrremo energia termica, che sarà utilizzata unicamente in loco».

Che vantaggi avremo?

«Con l’impianto a regime, entro il 2020, riusciremo a fare a meno di 3 mila caldaie. E ciò comporterà la riduzione del 20 per cento delle attuali emissioni di CO2».

Qualcuno riuscirà a trarre profitto dalla costruzione del nuovo termovalorizzatore a Bolzano?

«No, perchè Eco Center è una società interamente pubblica, in mano ai Comuni e alla Provincia. E nello Statuto è previsto espressamente che non possano essere distribuiti dividendi. Ovvero nessuno ci potrà guadagnare un solo euro».

Ma una città come Bolzano potrebbe fare a meno dell’inceneritore?

«Con le leggi in vigore assolutamente no. Il nuovo impianto è tarato per trattare una quantità di rifiuti compresa tra le 120 e le 130 mila tonnellate, non di più. Che è la stessa che trattiamo adesso. Entro il 2014 in provincia dovranno essere chiuse tutte le discariche. Sfido chiunque, in ogni caso, a trovare una città in Europa con la densità abitativa di Bolzano in grado di fare a meno dell’inceneritore. Nella zona Europa-Novacella arriviamo addirittura a 20 mila abitanti per chilometro quadrato».

Passiamo alle emisisoni. Sono fondate le paure di Grillo?

«No, davvero. Tanto che l’esperto del Movimento 5 stelle ha rifiutato più volte un confronto sul tema con il direttore di Eco Research».

Le nanopolveri rispetteranno i limiti di legge?

«Certamente. Il limite per le nanopolveri è di 10 nanogrammi per metro cubo. L’attuale impianto ne produce 2 e quello nuovo scenderà addirittura a 0,5».

E per le diossine?

«Il limite di legge è di 0,1 per metro cubo. L’attuale impianto arriva a 0,01 e il nuovo termovalorizzatore produrrà 0,001 nanogrammi per metro cubo».

I filtri usati danno garanzie?

«Sì, perchè avremo un impianto di filtrazione secco-secco e non secco-umido come l’attuale. Disporremo di un termovalorizzatore tra i più avanzati d’Europa. Non ci sono ragioni per screditarlo».

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