Fatturato in crescita per i 10 anni di Koncoop

Il supermercato si trova all’interno del Mercato generale dei Piani Preoccupazione per lo spostamento del complesso che ospita 35 aziende


di Elisabetta Bottoni


BOLZANO. La cooperativa Koncoop di Bolzano compie 10 anni e li festeggia sfoderando i numeri del successo.

Fatturato in crescita, assicura il direttore generale Roland Morat: 5,5 milioni di euro con un bilancio sociale che conta 48 milioni di euro di prodotti venduti, di cui più di 5 milioni in sconti e in promozioni.

Nel negozio del Mercato generale – l'altro punto vendita è a Nova Ponente - lavorano 22 dipendenti, metà maschi metà femmine e i soci sono 6.248, erano 4.131 nel 2006.

«L'idea è partita nel 2003 con molto entusiasmo e pochi soci», ha ricordato Luciano Clementi, socio con tessera numero due, primo presidente e fondatore Koncoop, in occasione della festa per l'anniversario che è stata organizzata ieri nella sede dei Mercato generale. I soci con il tempo sono diventati diverse migliaia: «È la cosa più importante perché la Coop è fatta dai soci consumatori, i proprietari sono loro, è questa la nostra peculiarità», ha precisato l'attuale presidente, Heini Grandi, sottolineando la filosofia delle Coop: «Assomiglia a quella dei gruppi di acquisto solidale. Offriamo prodotti di qualità, del territorio, che rispettino l'ambiente ma anche il contesto di chi li fa. Questa è la base. Si può promuovere questo concetto attraverso i punti vendita, per questo puntiamo ad aprirne di nuovi».

Per il futuro, aggiunge Grandi, “l'augurio è di mantenere l'impegno nel sociale, come già facciamo, con iniziative per i profughi e i banchi alimentari”. Per la raccolta viveri destinati ai migranti sono stati raccolti in questo ultimo anno prodotti per un valore di 5200 euro. In tema di cifre, ammonta a 430 mila euro il Prestito sociale, una sorta di Conto di deposito che i soci hanno deciso di aprire alla Coop.

Sul futuro della cooperativa pesa però l'incertezza che riguarda il Mercato generale e la paventata chiusura con successivo possibile trasferimento del complesso alle ex officine Fs.

«La chiusura sarebbe un danno enorme - dice Grandi - e siamo preoccupati non solo per il nostro punto vendita ma per il Mercato: questo è un centro commerciale naturale con grandi potenzialità di crescita. Se dovesse essere spostato, come ci è stato prospettato, potrebbe comunque essere l'occasione per rinnovarlo. Dobbiamo fare in modo che venga percepito come luogo vicino ai cittadini».

Ma che il Mercato generale, al cui interno ospita circa 35 aziende all'ingrosso e al dettaglio, debba essere chiuso, “non è scritto da nessuna parte”, assicura la presidente della partecipata, Alda Picone, che ha rimarcato “l'importanza della presenza di una cooperativa di consumatori, perché i consumatori possono influire sulle scelte dei commercianti”.

La chiusura e lo spostamento della struttura sembrano tuttavia ormai inevitabili, perché l’area sulla quale si trova, è destinata ad essere utilizzata nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’areale ferroviario.













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