Ferri: «Urgente la costruzione del carcere»

Il sottosegretario alla Giustizia visita la struttura di via Dante: senza spazi comuni non c’è rieducazione



BOLZANO. È urgente il nuovo carcere di Bolzano, per garantire un reale percorso rieducativo. È la presa di posizione del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, che ieri ha visitato il carcere di via Dante. Ferri si trovava a Bolzano per partecipare all’Eurac al Forum europeo dei giudici ambientalisti. Sulle condizioni del carcere di Bolzano da anni fioccano anche le proteste dei sindacati della polizia penitenziaria. «Occorre guardare avanti e puntare su un nuovo modello di carcere», è il commento di Ferri dopo la visita, « L'attuale struttura di Bolzano, dove tutti gli operatori lavorano con grande impegno e serietà, ha pochi spazi per l'area trattamentale, che sono essenziali per costruire un percorso rieducativo serio ed efficace. Nel programma di recupero gli spazi comuni, fuori dalle celle e dai reparti, sono importanti per consentire a chi è detenuto di non passare il tempo a guardare il soffitto, ma di impegnarsi in attività lavorative ed educative». Solo in questo modo, prosegue Ferri, «la certezza della pena sarà accompagnata da una seria rieducazione. Questa idea di carcere ispira il progetto della nuova struttura di Bolzano, che vede peraltro una seria ed importante collaborazione tra la Provincia di Bolzano e l'Amministrazione penitenziaria. Si sta lavorando insieme per costruire una struttura all'avanguardia. L'avere pensato ad un project financing, è importante, perché delinea un forte interesse della società civile alla piena rieducazione e al reinserimento dei detenuti. La nuova struttura sarà dotata di ampi spazi per i progetti e per i trattamenti e permetterà di sviluppare le attività lavorative. Questo progetto costituirà un punto di riferimento per la progettazione di nuove strutture di detenzione. Auspichiamo che i tempi di realizzazione possano essere i più rapidi possibili ed in questo senso massimo sarà l’impegno del ministero della Giustizia».













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