Festa dell’«Indipendenza» Scoppia il caso Lega Nord

Gli Schützen: a Brunico saremo 10mila e chi la pensa come Salvini è il benvenuto Fugatti: potrei andarci, come ho fatto a Mantova per Hofer. Gelo di Seppi e Urzì


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Saranno almeno 10 mila gli Schützen (ma non solo) sabato a Brunico per «Iatz!», la giornata dell’Indipendenza altoatesina. E il comandante dei cappelli piumati Elmar Thaler, dopo aver letto le dichiarazioni sull’autodeterminazione del segretario e leader della Lega Nord Matteo Salvini, ha steso un tappeto rosso anche al Carroccio: «Se tutti i politici italiani la pensassero allo stesso modo i tempi sarebbero davvero maturi per arrivare ad un referendum per il distacco dell’Alto Adige dall’Italia. Nel mondo sudtirolese il tema è prioritario e sabato torneremo a ribadirlo con forza anche in un contesto informale, con musica e folclore. Ovviamente ci sarà anche l’intervento destinato ai politici locali. La Lega, lo ripeto, è ben accetta».

Maurizio Fugatti, commissario della Lega Nord in Alto Adige, accetta di buon grado l’invito dei cappelli piumati. «A Brunico potrei andarci, anche se a titolo personale. Come ho fatto per le celebrazioni in onore di Andreas Hofer a Mantova. L’autodeterminazione è una strada che la Lega ha sempre difeso, a prescindere dall’Alto Adige. Al pari del referendum, necessario per arrivarci. Non possiamo certo rimangiarci il nostro credo solo perché sosteniamo Tagnin a Bolzano. Sui temi comunali la coalizione resta compatta». Carlo Vettori, consigliere comunale della Lega Nord, gioca in difesa: «Fino al 22 parlo solo del ballottaggio. Sugli altri temi, autodeterminazione compresa, tocca a Fugatti e Salvini». Non la pensano ovviamente allo stesso modo gli altri componenti della coalizione di centrodestra. «In assoluto - commenta l’ex consigliere provinciale di Unitalia Donato Seppi - ritengo che fare certe dichiarazioni in campagna elettorale sia quantomeno inopportuno. Salvini quando parla di autodeterminazione in una terra come la nostra gioca con il fuoco e farebbe bene a consultarsi con i suoi referenti locali. Con la Lega siamo d’accordo su temi quali sicurezza, migranti, accattonaggio, campi nomadi e italiani prima degli altri. Io, di sicuro, non andrò a Brunico in auto con Fugatti, ma nemmeno a piedi. Il pensiero degli Schützen è agli antipodi dal nostro modo di fare e intendere la politica». Alessandro Urzì, consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore, ribadisce di essere «lontano anni luce dal mondo degli Schützen e di ritenere l’autonomia l’unica soluzione possibile per la questione altoatesina. L’accordo con la Lega è comunale, mentre questa è una questione provinciale. Le parole di Salvini? Mi sembra strano che le abbia pronunciate davanti a Marine Le Pen. In ogni caso nel nostro dna non c’è spazio per un referendum sull’autodeterminazione». Sabato la «Giornata dell’Indipendenza» inizierà alle 11 con la musica dei Volxrock, poi ci saranno i saluti delle delegazioni della Catalogna, ma anche delle Fiandre, del Veneto, della Baviera, di Trieste, della Sicilia, della Lombardia e dei Paesi Baschi. Alle 14.30 è prevista una marcia attraverso la città e alle 15.30 l’intervento del comandante Thaler. Dalle 16.30 musica con la band austriaca «Die Seeer». A ballare, per l’indipendenza, potrebbero esserci anche diversi leghisti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità