Festivi, commesse (quasi) tutte a casa

Centrum e Twenty (salvo cinema e ristoranti) chiusi a Santo Stefano, ma restano aperti 10 punti vendita Aspiag e H&M


di Massimiliano Bona


BOLZANO. A Natale in città i negozi resteranno chiusi e - sorprendentemente - anche a Santo Stefano gli esercizi aperti si potranno contare sulle dita di una mano: tre punti vendita Aspiag (dieci in tutta la provincia), H&M in via Museo (ma non Zara) e forse un paio di commercianti del centro. La sorpresa viene, anche, dai due centri commerciali cittadini: il Centrum resterà chiuso 25 e 26 dicembre (e il primo gennaio), così come al Twenty gli 80 negozi (supermercato compreso) riapriranno il 27. «Il cinema - spiega Michael Frei - sarà aperto anche a Natale, mentre i ristoranti riprenderanno il servizio a Santo Stefano».

Supermercati (quasi) tutti chiusi. Maurizio Surian della Cgil sorride. È da anni in prima linea a difesa delle commesse che non vogliono lavorare nei giorni festivi e questa volta ritiene di aver portato a casa una mezza vittoria. «Quest’anno, anche a Santo Stefano, fra i supermercati, resteranno chiuse quasi tutte le catene: nell’elenco che mi hanno inviato i colleghi impegnati sul campo ci sono Poli, Eurospin, Lidl e Md (ma anche l’austriaca M-Preis, presente soprattutto nelle valli). Il fatto positivo è che quasi tutti i lavoratori del commercio potranno trascorrere due giorni in famiglia, senza stress, assaporando il vero senso del Natale. Adesso, però, non è tempo di abbassare la guardia: serve una legge provinciale che imponga dei limiti precisi. E sotto questo profilo i politici altoatesini stanno facendo finta di non sentire». Poli, va detto, aprirà alcuni punti vendita a Santo Stefano, ma solo in Trentino.

La Cgil sta distribuendo ai pochi «che dovrebbero lavorare ma non vogliono» dei prestampati da compilare. «Ci sono sentenze favorevoli: basta consegnarli in tempo utile al datore di lavoro, in modo tale che riesca ad organizzarsi in modo diverso. Ci sono stagionali, peraltro, costretti ad abbassare la testa e lavorare. Il motivo? Non vogliono perdere il posto. Noi siamo disposti a fornire tutta la consulenza e l’assistenza del caso».

Aspiag: solo un servizio minimo. Paul Klotz, ad di Aspiag, sciorina i numeri. «Su 180 punti vendita ne resteranno aperti solo alcuni il 26, una decina più o meno. Il nostro obiettivo è garantire il servizio minimo a chi vuole fare la spesa perché ha ospiti o semplicemente ha finito le scorte o dimenticato qualcosa. In corsia e alla cassa ci saranno soprattutto studenti e single che vogliono guadagnare il 50% in più».

I punti vendita Aspiag aperti in città saranno via Roma, via Museo e via Buozzi. Apertura garantita anche a Ortisei, Santa Cristina, La Villa, Bressanone-Milland, Castelrotto, Merano-Portici e Vipiteno. Poi, sulle aperture nei festivi, Klotz si dice anche pronto a trattare: «Si può stilare un calendario ma deve valere in tutta Italia».

Sportler, M-Preis & Co. La catena austriaca di supermercati è stata quella più coraggiosa, prova ne sia che ha tenuto chiuso tutte le domeniche di Avvento. Sportler e gli altri negozi della famiglia Oberrauch (P8, Globus, Oberrauch ecc.) resteranno chiusi a Natale e Santo Stefano per una precisa scelta di fondo. «Il 25 e il 26 - spiega Jakob Oberrauch - dovrebbero essere giornate dedicate alla famiglia e ai propri cari. Un principio importante, quasi una filosofia di vita».

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