Fiera, vertici verso il rinnovo

Cda in scadenza, probabile ricambio del presidente Rössler. Il direttore Marsoner vicino alla pensione


di Francesca Gonzato


BOLZANO. La Fiera si avvia verso l’azzeramento dei vertici. Saranno mesi di cambiamenti dopo una gestione ultraventennale, anche se finora nulla è trapelato.In primavera, dopo l’approvazione del bilancio 2014, andrà rinnovato il consiglio di amministrazione. Il presidente Gernot Rössler ricopre il ruolo di guida dell’ente da venticinque anni. La Fiera ha un bilancio solido ed è reduce da tre eventi di buon successo, la Fiera d’autunno, Hotel 2014 e Interpoma, che si è conclusa sabato. Difficile tuttavia pensare che la prossima primavera Palazzo Widmann non dia l’indicazione di un rinnovamento della presidenza. Il criterio del limite dei mandati è ormai assodato. Rössler ha creato in questi anni un tandem di lavoro affiatato con il direttore Reinhold Marsoner. Ma anche Marsoner è in fase di chiusura della attività di lavoro alla Fiera. All’inizio dell’estate Marsoner avrà raggiunto i requisiti per la pensione. Dovrà essere il consiglio di amministrazione a indicare il nuovo direttore. E tornando al Cda, l’attuale vice presidente è Arrigo Simoni. Con due mandati triennali, Simoni potrebbe puntare su una terza nomina. Resterà al suo posto Giorgio Gajer, il vicedirettore, ma anche al manager-alpinista manca poco per la pensione. Circa tre anni. L’ultima assemblea generale dei soci della Fiera si è tenuta a fine aprile. Questa la situazione finanziaria dell’ente riassunta da Rössler dopo la seduta: il bilancio del 2013 è stato chiuso con un giro d’affari di 9,3 milioni di euro e un utile al lordo delle imposte di 338.811 euro. «In relazione al budget il risultato è senz’altro positivo, anche in considerazione che questo è il sesto anno da quando la crisi finanziaria ed economica è esplosa», aveva dichiarato Rössler. Il rinnovo dei vertici della Fiera è solo un tassello della rivoluzione che sta per attraversare il mondo delle società pubbliche. La giunta provinciale ha deciso di accorpare Bls, Smg, Tis e Eos (quest’ultima emanazione della Camera di commercio). La delibera della giunta risale a luglio. Il presidente provinciale Arno Kompatscher ha annunciato l’intenzione di presentare i risultati del lavoro preparatorio entro la fine dell’anno. Da quel momento di ufficiale non è uscito più nulla, ma il percorso interno è stato avviato con incontri tra le quattro società. Ultima, ma non ultima, c’è poi l’operazione societaria con la «o» maiuscola: l’ipotesi di fusione tra Sel e Aew: questa settimana sono previsti nuove riunioni tra i sindaci di Bolzano e Merano e il presidente Kompatscher. L’obiettivo è presentare nei due consigli comunali all’inizio di dicembre le delibere sulla fusione. Le trattative sulla governance della società energetica prospettano l’adozione del sistema dualistico, che comporta un consiglio di sorveglianza e un consiglio di gestione. Il primo, con sei componenti, fornirà gli indirizzi strategici e vi siederanno i nominati di rango politico. Al secondo, con quattro componenti, sarà delegata l'operatività e le nomine dovranno avere uno spiccato carattere tecnico-manageriale. Per entrambi i consigli Provincia e Comuni avranno ruolo paritario nelle nomine. Nella governance potrebbe non ricoprire un ruolo l’attuale direttore generale di Aew Nicola Calabrò, che i rumors davano come proiettato ai vertici della nuova società. Calabrò potrebbe tornare al mondo bancario: è tra i papabili per il ruolo di direttore generale della Cassa di risparmio di Bolzano, dopo la brusca interruzione del rapporto di lavoro con il direttore generale Peter Schedl.

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