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Figli e vacanze: campi estivi più cari ma è boom di richieste  

A Estate ragazzi 1.216 iscritti, 100 in più del 2022. Tariffe aumentate: da 51 a 72,50 euro a settimana. Entro il 31 maggio i questionari sulle esigenze delle famiglie. Bauhofer (Cgil): «No alla scuola dell’infanzia anche a luglio»


Antonella Mattioli


BOLZANO. Nonostante le tariffe di Estate bambini ed Estate ragazzi siano aumentate, a Bolzano c’è un boom di richieste. Lo stesso trend si registra in altri 25 comuni della provincia, dove l’associazione “Kinder Welt” organizzati i campi estivi.

Tutte iniziative indispensabili per consentire ai genitori di conciliare lavoro e figli quando - a partire dal 16 giugno - la scuola dell’infanzia e la scuola elementare (primaria) chiuderanno i battenti per riaprirli il 5 settembre. Due mesi e mezzo pesanti per i padri ma soprattutto per le madri che, senza la scuola, sono costrette a fare i salti mortali per gestire figli e impegni lavorativi. Inutile dire che, nell’organizzazione estiva, diventa ancora più importante il ruolo dei nonni chiamati spesso a fare gli straordinari.

Questo in attesa dell’auspicato prolungamento della durata della scuola dell’infanzia e in prospettiva della scuola elementare fino a luglio, su cui si era acceso il dibattito nei mesi scorsi, ma poi è calato il silenzio. Nella migliore delle ipotesi se ne parlerà nell’anno scolastico 2024-2025. Intanto, entro il 31 maggio, verranno consegnati i questionari del sondaggio sulle esigenze e le richieste dei genitori. «Per quanto ci riguarda - mette le mani avanti Ulli Bauhofer (Cgil) - restiamo fermi sulle nostre posizioni: non se ne parla di prolungare la scuola dell’infanzia fino a luglio con lo stesso personale. È una follia. Vuol dire non sapere di cosa di parla».

Boom di richieste

«Quest’anno - spiega l’assessora comunale Johanna Ramoser - ad Estate bambini ed Estate ragazzi abbiamo 1.216 iscritti: 403 delle scuole dell’infanzia, 735 delle elementari, 78 delle medie, di cui 62 con bisogni speciali. Un centinaio di iscrizioni in più; 10 in più anche i bambini con bisogni speciali».

Un aumento quasi del 10%, nonostante il rincaro delle tariffe: passate da 51 euro a settimana del 2022 a 72,50. «Erano ferme - assicura Ramoser - da anni, dovevamo ritoccarle. E comunque sono giustificate dal servizio che offriamo: dalle 7.30 alle 16.30, dal lunedì al venerdì; ai bambini viene dato il pranzo (solo quello costa 7,66 euro al giorno) e la merenda. Nel prezzo sono comprese la giornata al lido e la gita in autobus».

Le due iniziative, organizzate dall’ufficio scuola e tempo libero del Comune diretto da Patrizia Caleffi, iniziano il 26 giugno e proseguono per cinque settimane fino al 28 luglio.

A quest’offerta si aggiunge “Non solo estate ragazzi” proposto da 52 tra associazioni, cooperative, centri che danno ai genitori la possibilità di scegliere tra 123 diverse attività.

Qualcuno inizia già da metà giugno, ovvero in concomitanza con la chiusura della scuola, altri con il 26 giugno e vanno avanti fino al 5 settembre, quando finalmente ricominceranno le lezioni.

I maggiori costi per le famiglie

Ovviamente sono tutte iniziative a pagamento, il cui prezzo varia a seconda del tipo di attività proposta. Costi sicuramente giustificati dal servizio, che però pesano sui bilanci familiari già alle prese con l’aumento generalizzato del costo della vita. Infatti i 72,50 euro a settimana di Estate bambini e ragazzi corrispondono a quello che una famiglia spende per mandare il figlio alla scuola dell’infanzia, ma in questo caso la retta è mensile.

Kinder Welt

Che ci sia sempre meno differenza tra le esigenze di chi vive in città e di chi abita nei paesi, è dimostrato anche dall’aumento della richiesta di campi estivi proposti dall’associazione Kinder Welt in 25 comuni dell’Alto Adige. «Frequenteranno le nostre strutture estive - spiega la presidente dell’associazione Martina Ladurner - 7.469 bambini, dalla fine della scuola fino settembre, per un totale di 176 settimane. Abbiamo registrato più richieste in particolare per i bambini delle scuole elementari. Tanto che in qualche comune si è deciso di aumentare sia il numero dei gruppi che la durata dell’offerta per venire incontro alle famiglie».

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